Camillo D’Amico ci riprova. Stavolta riesce a riunificare attorno a sé il centrosinistra di Cupello, ma vuole andare ben oltre il recinto della coalizione, per fare “una lista civica plurale, ampia e trasversale, che coinvolgerà persone di centrodestra, centrosinistra, ma anche tanti cittadini non collocabili politicamente”, è l’obiettivo ambizioso del candidato sindaco di Insieme per Cupello, la lista che colmerà il solco tra Il Cambiamento e Cupello democratica, tant’è che tra i candidati al Consiglio comunale ci sarà anche Angelo Pollutri, già primo cittadino nel decennio 2004-2014.
Una spaccatura, quella di cinque anni fa, che sancì la sconfitta di entrambi tronconi del centrosinistra di allora e la vittoria del centrodestra di Manuele Marcovecchio, ormai ex sindaco dopo l’ingresso nella Lega e l’elezione in Consiglio regionale.
[mic_dx] Nello scorso fine settimana “abbiamo presentato – racconta D’Amico – un progetto di grande respiro e ispirato al civismo puro per dare ai cupellesi un’alternativa concreta dopo cinque anni di feste e passerelle. Io ex consigliere provinciale e già candidato sindaco nel 2014? Neanche i nostri avversari sono nuovi. Anzi, sono in assoluta continuità con l’amministrazione uscente. Non ci nascondiamo. La nostra lista civica sarà un mix di esperienza e freschezza per cercare di risollevare il ruolo della nostra comunità. Un ruolo che, negli ultimi cinque anni, è venuto meno. Sul Civeta, il sindaco Marcovecchio non ha esercitato il controllo finalizzato a garantire salute e tutela dell’ambiente. Di fronte ai prolemi, che erano evidenti da tempo, si è girato dall’altra parte. È necessario aprire un dialogo con la Procura di Vasto per cercare di fare in modo che i rifiuti di Cupello possano essere conferiti nell’impianto del Civeta”, di cui è sotto sequestro la terza vasca di raccolta del pattume”.
“Il nostro programma – annuncia D’Amico – prevede alcuni punti fondamentali, oltre al recupero del ruolo del Comune di Cupello sul Civeta. Vogliamo aprire una seria trattativa con la Stogit per ridurre le difficoltà di convivenza tra l’impoanto e la popolazione di Montalfano. Vogliamo intervenire sulla viabilità e sull’arredo urbano. Non dimenticheremo la necessità di riavviare una chiara collaborazione con le associazioni”.