È stato recuperato nei giorni scorsi e messo in sicurezza un ordigno della seconda guerra mondiale rinvenuto da un cittadino nelle campagne di Vasto. Si tratta di una bomba da mortaio di provenienza inglese trovata nei campi in località Polercia. Lo scorso 2 aprile gli artificieri dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia hanno raggiunto la zona e, con le dovute precauzioni, hanno portato via l’ordigno inesploso. Ieri hanno anche rimosso e fatto brillare due granate di artiglieria calibro 94 mm ad alto esplosivo rinvenute nel comune di Giuliano Teatino. Le operazioni, disposte su autorizzazione del Comando Forze Operative Sud di Napoli, sono state coordinate dalla Prefettura di Chieti e si sono concluse senza disagi per la popolazione.
“La lotta agli ordigni inesplosi, pesante eredità della 2ª Guerra Mondiale, coinvolge ancora molte zone del territorio nazionale e la Provincia di Chieti è spesso in prima linea nel combattere questa battaglia – spiega una nota dell’Esercito -. Il territorio teatino, infatti, durante il secondo conflitto era attraversato dalla linea Gustav tedesca, teatro di innumerevoli bombardamenti delle forze alleate nell’avanzata per la liberazione del meridione italiano.
[ads_dx]L’Esercito, con i suoi artificieri dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, unità specialistica alle dipendenze della Brigata Meccanizzata Pinerolo di Bari, è competente sul territorio per la bonifica degli ordigni bellici inesplosi. Nel solo 2018 gli interventi dei nuclei EOD (acronimo inglese per Explosive Ordnance Disposal ossia bonifica ordigni esplosivi) nella provincia di Chieti sono stati 51 e già 13 dall’inizio del 2019.
Per le capacità tecniche del proprio personale e dei mezzi che ha in dotazione, l’Esercito Italiano è particolarmente attivo nel fornire il proprio contributo per gli interventi di pubblica utilità. In particolare gli uomini del Genio grazie all’esperienza maturata nei teatri operativi ed alla loro spiccata connotazione dual –use operano a favore della comunità sia in caso di pubbliche calamità, sia con la bonifica dei residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio nazionale“.