E’ stato deliberato dalla giunta comunale il regolamento dei beni comuni del Comune di Lanciano, già al vaglio del consiglio comunale lo scorso dicembre 2018. “Con questo progetto vogliamo stimolare la cittadinanza attiva, – afferma il sindaco Mario Pupillo – la partecipazione dei cittadini e ridurre le distanze con l’amministrazione”.
Per beni comuni si intendono tutti quei beni, materiali e immateriali, ritenuti fondamentali per promuovere il benessere della comunità. Può quindi trattarsi di un’aiuola, di un parco giochi o di un edificio, ma anche di un servizio che ci si propone di svolgere in favore della comunità.
Allo scopo di disciplinare il corretto e ordinato svolgimento delle iniziative che singoli cittadini e associazioni volessero proporre in materia, la città di Lanciano, con deliberazione del Consiglio comunale n. 118, del 28 dicembre 2018, ha adottato il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani”.
Il regolamento è stato elaborato con la consulenza scientifica della associazione Labsus che da anni opera a supporto delle Amministrazioni locali per la diffusione dei principi della sussidiarietà e della cura dei beni comuni. “Labsus è nato proprio per dare seguito, concretamente, a quel principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione italiana – commenta il rappresentante di Labsus Angelo Radoccia – e il Comune di Lanciano è tra i primi 100 in Italia ad adottare ufficialmente questo tipo di regolamento”.
Proposte di collaborazione possono essere avanzate da tutti i soggetti, singoli, associati o comunque riuniti in formazioni sociali, anche informali o di natura imprenditoriale, che, indipendentemente dai requisiti riguardanti la residenza o la cittadinanza, si attivano per periodi di tempo anche limitati per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani.
Le proposte devono essere presentate utilizzando l’apposito modulo liberamente scaricabile dal sito del Comune di Lanciano. Con deliberazione della Giunta comunale n. 79, del 8-3-2019, è poi stato individuata una serie di beni comuni che possono formare oggetto di proposta di collaborazione, ma l’elenco non affatto esaustivo e può essere [mar_dx] modificato e ampliato a seconda anche delle richieste dei cittadini.
Alla approvazione della proposta di collaborazione segue la stipula di un “Patto di collaborazione”, che definisce gli obblighi reciproci dei cittadini proponenti e del Comune, in ordine alla attuazione dell’intervento. Una procedura più articolata deve essere seguita per la stipula di patti di collaborazione complessi (art. 9 del regolamento), che hanno per oggetto spazi e beni comuni che hanno caratteristiche di valore storico o culturale e/o valore economico significativo.
“Per noi questo è uno strumento teso ad agevolare le proposte dei cittadini e associazioni, a partire dai più piccoli, – conclude l’assessore Marusca Miscia – ed a favorire quella incisività da sempre al centro del nostro agire amministrativo”.