Abbassare i canoni d’affitto del Teatro Rossetti e rivedere i costi degli affitti delle istituzioni culturali di Vasto. Con questo scopo, i consiglieri comunali Davide D’Alessandro (Vasto 2016) e Alessandra Cappa (Lega) hanno presentato una mozione su cui chiedono il sostegno di tutti i colleghi, non solo quelli di minoranza.
“La cultura, a Vasto, ha una primaria necessità: dev’essere consentita a tutti. A chi ha i soldi per farla e a chi non ne ha, o ne ha di meno”, scrivono in una nota i due rappresentanti del centrodestra. “Compito dell’Istituzione comunale è di mettere a disposizione le sue sale, pensiamo a quelle di Palazzo d’Avalos, e il suo Teatro, pensiamo al Rossetti, a un numero considerevole di associazioni e privati cittadini. Per far questo deve abbassare notevolmente i canoni d’affitto. Non è possibile chiedere 1000 euro nei giorni feriali e 1500 euro nel prefestivo e nel festivo per l’utilizzo del Teatro Rossetti. Infatti, è diventato non una bomboniera, ma una reliquia al cui interno possono accedere solo alcuni. Non è giusto. Non è giusto per la stragrande maggioranza dei cittadini vastesi. Come è doveroso, altresì, stabilire regole certe per la concessione degli spazi e dei patrocini, in modo da non avere figli e figliastri. Tutto ciò ci ha indotti a protocollare una mozione, aperta alle firme di tutti i consiglieri, per impegnare il sindaco e la Giunta a rivedere i costi dei canoni d’affitto per le strutture culturali, oltre a stilare un regolamento che faccia chiarezza sui metodi di assegnazione. La cultura resta un bene prezioso, ma dobbiamo renderla possibile ai tanti che vogliono farla e ai tantissimi che ne vogliono fruire”.
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