“Alla signora Benedetti, sia prima che dopo la sua denuncia pubblica, i Servizi sociali di questo Comune, e io personalmente, abbiamo dato la considerazione che merita. Ho interessato della problematica sia il precedente governo regionale, sia quello che si è appena insediato. Vigilerò che le risposte arrivino”. Così l’assessora alle Politiche sociali, Lina Marchesani, ha risposto, nel Consiglio comunale di lunedì, all’interrogazione del consigliere comunale di Vasto 2016, Davide D’Alessandro, che ha chiesto chiarimenti sulla vicenda di Marie Hélène Benedetti, la mamma di un bambino autistico che deve affrontare continue trasferte a Pescara per le cure. Ora, dopo aver ottenuto dal Comune il rimborso delle spese di viaggio, la donna chiede che suo figlio venga curato a Vasto.
“La signora – ha detto Marchesani rispondendo ai quesiti di D’Alessandro – è stata orientata per l’avvio di pratiche che sicuramente garantiranno un maggior sostegno economico rispetto a quello fino ad oggi garantito e più attenzione ai disagi vissuti dal nucleo familiare.
Ricordo, come già spiegato alla signora Benedetti, che il Comune è tenuto garantire – ai sensi della Legge dello Stato 104 del ’92 come del Piano Sociale Regionale vigente – interventi in favore della disabilità e dell’assistenza educativa specializzata, prioritariamente in favore degli alunni o studenti in possesso di certificazione prevista dall’articol 3, comma 3, della Legge 104 del ’92″, che definisce le situazioni di handicap grave.
“Nei nidi di infanzia, i Comuni devono favorire l’inserimento dei minori: cosa che – ha affermato la titolare della delega alle Politiche sociali – il Comune di Vasto ha regolarmente effettuato. Nei nidi di infanzia – che sono definiti come servizi educativi – l’assistenza risulta indispensabile solo ed esclusivamente nei casi in cui un neuropsichiatra dell’Azienda sanitaria ne abbia ravveduto l’esigenza”.
“Nel caso specifico – ha detto Marchesani – ciò non si è verificato, tanto che il minore (in possesso di certificazione articolo 3, comma 1, della Legge 104 del ’92 – cosiddetta profilo di ‘non gravità’) frequenta l’asilo nido di Vasto Marina, con assoluta soddisfazione della famiglia e del servizio stesso”.
Per l’assistenza sociale, “le somme impegnate annualmente nel nostro bilancio”, ha detto l’assessora nella sua risposta all’interrogazione, “ammontano a complessivi 3milioni e 600mila euro di cui: 2milioni e 400mila euro di somme proprie dell’Ente, circa 600mila euro di contribuzione regionale e circa 600mila euro derivanti dai fondi strutturali europei.
Somme che questo Comune – nonostante la progressiva diminuzione di rimesse nazionali e regionali – ha voluto mantenere inalterate nel corso degli anni, puntando a mantenere inalterati il numero e i livelli qualitativi dei servizi erogati.
Il sociale non si taglia”.