I consiglieri comunali di opposizione di Cupello Camillo D’Amico, Angelo Pollutri e Giuliano Tambelli hanno presentato la richiesta di un consiglio comunale straordinario sulla vicenda del Civeta la cui terza vasca gestita dalla Cupello Ambiente è stata sequestrata qualche giorno fa.
Tra le premesse esplicitate nel documento, si legge anche che “il sequestro preventivo di cui trattasi provocherà – e la circostanza non è stata presa in considerazione da nessuno – grossi e inestimabili conseguenze per le maestranze e per tutti coloro che operano all’interno del Civeta e con esso” e che “l’amministrazione comunale di Cupello non ha preso alcuna posizione, né sui temi discussi da altri, né su quelli che non hanno animato alcuna discussione, rimanendo in colpevole e ingiustificato silenzio. Che si tratta, invece, di argomenti sui quali il sindaco del Comune di Cupello (e la sua amministrazione) debbono inevitabilmente riferire in consiglio comunale e, perciò, alla cittadinanza, prendendo chiara posizione sulla vicenda del sequestro preventivo; non trascurando di riferire sul suo operato nel corso del mandato; indicare se e quali iniziative intende assumere per far fronte alle contingenze attuali; quali progetti intende mettere in campo per risollevare le sorti dell’impianto, al fine di farlo tornare ad assumere il suo ruolo di risorsa per il territorio e di volano per l’economia dello stesso”.
[ant_dx]“In seno al consiglio – continuano i consiglieri – verranno affacciate proposte finalizzate ad una rapida soluzione delle contingenze di questi giorni e rilanciare il Civeta, proiettandolo verso nuove prospettive e nuovi orizzonti, con il recupero di progetti e idee avviate in passato e colpevolmente accantonate dalla giunta Marcovecchio e con la predisposizione di nuove idee e nuovi progetti, che rimettano al centro il territorio e il Comune di Cupello, sede dell’impianto”.
La proposta di delibera avanzata dai consiglieri al neosindaco Fernando Travaglini è quella di presentare “istanza di dissequestro della terza vasca, necessaria per il corretto funzionamento dell’impianto e a evitare disagi e costi aggiuntivi che ricadrebbero sui cittadini. Tanto anche in considerazione del fatto che tale iniziativa dev’essere inevitabilmente assunta dal sindaco del Comune di Cupello, sede dell’impianto, in forza delle competenze che gli riserva la legge e in considerazione della circostanza che con tale iniziativa il Comune di Cupello riassumerebbe un ruolo di guida e controllo della attività del Civeta che finora non ha avuto. L’iniziativa potrà essere motivata, tra l’altro, anche in considerazione del fatto che il sequestro disposto dall’autorità giudiziaria, stando a quanto appreso dagli organi di stampa, riguarderebbe il conferimento di rifiuti provenienti da fuori regione; il che non esclude che il sito possa essere utilizzato dai Comuni consorziati”.