Rendere conveniente convenzionare la videosorveglianza di negozi, aziende e condomini con il sistema comunale di telecamere. È la proposta contenuta nei 15 emendamenti e nella bozza di articolo presentati da Fratelli d’Italia al nuovo regolamento della videosorveglianza, che approderà nel prossimo Consiglio comunale, convocato per lunedì mattina dal presidente, Mauro Del Piano. “Una volta che l’impianto è efficiente e possiede gli standard adeguati e viene collegato alla videosorveglianza cittadina mediante comodato, gli oneri di manutenzione e assistenza tecnica ricadano sul Comune che utilizza le immagini”, riassume le proposte il capogruppo consiliare di FdI, Vincenzo Suriani.
“Gli emendamenti da noi predisposti che andranno in Aula per il tramite dei Consiglieri Vincenzo Suriani e Francesco Prospero – spiega il coordinatore di FdI di Vasto, Marco di Michele Marisi – hanno lo scopo di incentivare i privati al collegamento dei propri impianti a quello comunale al fine di potenziare lo stesso sistema cittadino di videosorveglianza, che altrimenti rimarrebbe fermo così com’è, salvo l’amministrazione non voglia predisporre un progetto di ampliamento dello stesso. Poiché il regolamento prevede l’integrazione dell’impianto su iniziativa di privati, è opportuno che si preveda che il privato abbia convenienza a collegare il proprio impianto a quello comunale, così da assicurare una copertura maggiore del territorio, laddove ad esempio le telecamere pubbliche non sono presenti, ed evitando invece una sovrapposizione nelle zone dove le stesse, invece, ci sono. Il testo, ad oggi, ad esempio, prevede che il privato che a proprie spese ha installato il sistema di videosorveglianza e che lo convenziona con quello cittadino, non ha nemmeno diritto a poter visionare le immagini, ed a suo carico, peraltro, gravano tutte le spese di gestione dell’impianto stesso, tanto che, tra gli emendamenti presentati, vi è quello per il quale le telecamere oggetto di convenzione tra il privato ed il Comune, abbiano la manutenzione a carico del Comune. Al contrario – sostiene il coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni – così come il regolamento è stato predisposto, il privato non ha alcun ‘potere decisionale’ sul sistema che a sue spese installa e che mette a disposizione dell’Ente pubblico, tanto che il rischio, qualora gli emendamenti proposti non dovessero passare, è che nessuno aderisca alla forma di convenzionamento, con il risultato che non vi sarà alcun sistema integrato di videosorveglianza, ma il regolamento servirà solo ed esclusivamente a normare il trattamento dei dati personali”.
[mic_dx] “Il tema della sicurezza ci ha sempre visto in prima linea”, rivendicano Suriani e Prospero. “Riteniamo che la partecipazione dei privati alla incentivazione delle misure di sicurezza per la città, debba essere favorita e spinta dall’Ente pubblico che deve creare condizioni favorevoli. Oggi, fornire un incentivo alla installazione di telecamere, dato sotto forma di manutenzione degli impianti che si decidono di convenzionare col sistema cittadino, può essere un modo per aumentare la presenza delle telecamere ed anche la strada meno dispendiosa per il Comune rispetto ai contributi sulla installazione dei quali si continua a parlare ma sui quali in effetti questa amministrazione non ha mai lavorato. Se da una parte è vero che l’installazione di telecamere da parte dei privati aumenta la stessa loro sicurezza, dall’altra occorre che vi sia la convenienza di dover collegare il proprio impianto a quello comunale, altrimenti accadrà che senza che vi sia raccordo tra privati ed Ente Comune, alcune zone della città vedranno la ‘sovrapposizione’ del raggio di azione delle telecamere, ed altre resteranno scoperte. Ci auguriamo – concludono Suriani e Prospero – che il Consiglio comunale voglia accogliere queste modifiche migliorative del regolamento”.