Mentre mercoledì scorso scoppiava il caso della terza vasca del Civeta sequestrata dai Noe di Pescara [LEGGI], la Cupello Ambiente chiedeva lo sblocco della pratica per il progetto dell’altra maxi-discarica nell’area cuscinetto del Civeta.
Le due vicende non sono collegate tra loro se non fosse per la società proponente che oggi gestisce l’impianto finito sotto sequestro – e inaugurato nel settembre 2016 – che intende realizzare un altro, discusso, invaso da poco più di 480mila metri cubi.
Il progetto è quello ormai noto che, insieme alla discarica per rifiuti speciali della Vallecena srl, ha spinto il comitato Difesa del comprensorio vastese a scendere in strada sabato scorso: con una volumetria di 480.750 metri cubi per una superficie complessiva di 6 ettari, dalla vita utile stimata intorno ai sette anni e mezzo [LEGGI], l’impianto, se realizzato, sarebbe uno dei più grandi del Centro-Sud .
[ant_dx]La ditta aveva chiesto il blocco della pratica nel settembre scorso per avere il tempo di produrre la documentazione integrativa richiesta dal comitato Via della Regione Abruzzo.
Il 20 marzo, nelle stesse ore in cui scattavano i sigilli alla terza vasca a causa dei rifiuti conferiti da fuori regione (la comunicazione è stata inviata alle 12.27), la società ha chiesto di riattivare la pratica: “in riferimento a quanto in oggetto, con la presente si chiede lo sblocco della pratica per l’inserimento delle integrazioni richieste in conferenza dei servizi istruttoria del 20.09.2018″.
Tra i timori di chi contesta tale progetto c’è quello di una discarica destinata ad accogliere rifiuti da altre regioni, come accaduto per la terza vasca finita sotto la lente della Procura della Repubblica. Su questo punto la società si era detta disponibile a negoziare la provenienza dei rifiuti con il Comune di Cupello [LEGGI].
EMERGENZA RIFIUTI – Per quanto riguarda l’impossibilità di conferimento in seguito al sequestro, sono attesi sviluppi tra oggi e domani. Alcuni Comuni (ad esempio Gissi) hanno provveduto autonomamente a cercare soluzioni alternative chiedendo la disponibilità ad altri impianti, nelle prossime ore sono attese comunicazioni ufficiali dalla Regione.