La spiaggia più erosa d’Abruzzo è quella di Casalbordino. Il preoccupante primato è emerso nella visita di stamani del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sulla riviera casalese. Un incontro cui è seguito un tavolo tecnico con genio civile, assessori e consiglieri regionali e amministratori locali.
Il sopralluogo della delegazione regionale sia sul lungomare nord che su quello sud ha evidenziato i problemi ormai noti da tempo: servono interventi rapidi e risolutivi, se non si vuole veder scomparire, tra qualche anno, la spiaggia di Casalbordino Lido. A impensierire gli imprenditori balneari sono soprattutto le condizioni della barriera frangiflutti antistante il tratto meridionale dell’arenile: “Lì va rafforzata la scogliera, che non esiste più”, sottolinea il sindaco, Filippo Marinucci. “L’intervento, previsto dal Progetto àncora, ripristinerà i 30 metri di lunghezza della barriera, ormai ridotta ai minimi termini, la rimozione delle scogliere risalenti al 1983 e la realizzazione di un pennello”.
[mic_dx] Marsilio, l’ingegner Emidio Primavera del Genio civile e gli altri rappresentanti della Regione si sono impegnati a trovare nuovi fondi per irrobustire ulteriormente le difese dalle onde che inghiottono ampie fette di spiaggia. Lo hanno promesso durante la riunione tecnica che si è svolta all’hotel Calgary al termine del sopralluogo.
Al tavolo di confronto si sono seduti, oltre a Marsilio, Marinucci e Primavera, gli assessori regionali Mauro Febbo e Nicola Campitelli, il sottosegretario regionale alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis, i consiglieri regionali Sabrina Bocchino e Fabrizio Montepara, i sindaci di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, Rocca San Giovanni, Enzo Di Rito, Villanfonsina, Mimmo Budano, il vice sindaco di Ortona, Vincenzo Polidori, e gli amministratori comunali casalesi.
“Poi – aggiunge Marinucci – c’è il problema della pista ciclabile. Ho ribadito la necessità delle risorse che mancano per il tratto di Via Verde della Costa dei Trabocchi che passa per Casalbordino, unico comune in cui la ferrovia non è stata arretrata, né esistono le somme necessarie a realizzare la ciclovia. Rischiamo di avere una pista ciclabile che si interrompe e Torino di Sangro e ricomincia a Vasto”.