Di cosa parliamo – Nello scorso fine settimana, nella sala Aldo Moro degli ex palazzi scolastici di corso Nuova Italia, le associazioni Vasto orti urbani e Liber hanno tenuto un convegno sui cambiamenti climatici. Pubblichiamo l’intervento di uno dei fondatori di Vasto orti urbani, Nicholas Tomeo, che chiede all’amministrazione comunale di dare il via libera alle piccole aree coltivate all’interno della città.
VASTO – In occasione della giornata internazionale di sciopero e mobilitazione contro i cambiamenti climatici dello scorso 15 marzo, l’associazione Vasto Orti Urbani – associazione nata per la creazione di orti urbani a Vasto e per la salvaguardia della biodiversità -, e l’associazione Liber, hanno organizzato un convegno in cui hanno preso parola Remo Angelini, Franco Sacchetti e Stefano Taglioli, per parlare e discutere dell’importanza delle buone pratiche ecosostenibili nei territori, e del rapporto tra agricoltura e cambiamenti climatici.
La questione dei cambiamenti climatici rappresenta forse il maggiore problema che chiunque è costretto ad affrontare, da qualsiasi parte del mondo provenga e qualsiasi parte del mondo abiti: ne siamo tutti e tutte coinvolti, senza distinzione alcuna.
Però, sebbene gli stravolgimenti ambientali e climatici siano questioni con cui tutti dobbiamo confrontarci, non solo dunque gli umani ma anche tutti gli altri animali, è anche vero che, come dimostrano ormai numerosi studi scientifici, l’impatto umano è il maggiore responsabile di questi mutamenti ecosistemici. Da ciò si evince chiaramente che i cambiamenti climatici sono solo l’effetto, e non la causa stessa, di scelte politiche assolutamente dannose da un punto di vista ambientale ed ecologico, di cui gli Stati e le lobbies economico-finanziarie sono i primi responsabili.
Da questa consapevolezza, in tutto il mondo, è nato e sta crescendo un movimento di denuncia e contrasto alle politiche di distruzione ambientale, a cui Greta Thunberg ha contributo a (ri)dare vigore. Proprio per questo, è importante riportare quanto detto dall’attivista svedese alla COP24 di Katowice, in Polonia, a conslusione del suo intervento: “Noi dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra e dobbiamo focalizzarci sull’uguaglianza e se le soluzioni sono impossibili da trovare in questo sistema significa che dobbiamo cambiarlo. Non siamo venuti qui per pregare i leader a occuparsene. Tanto ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci. Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene al popolo.”
Anche da Vasto abbiamo voluto dare il nostro sostegno, consapevoli che non si può essere contro le politiche di distruzione ambientale, e dunque dei cambiamenti climatici, solo un giorno specifico, ma ogni giorno dell’anno e, per questo, dal nostro piccolo, possiamo dare tutti il nostro contributo, ad esempio praticando l’agricoltura ecosostenibile, come la permacultura, e autoproducendoci il nostro cibo, posto che, come emerso dal convegno, la produzione agricola intensiva, estensiva e a monocoltura, rappresenta una delle principali cause dei cambiamenti climatici.
A tal proposito, gli orti urbani, il cui sviluppo è oramai favorito da tutte quelle amministrazioni locali più attente alle questioni ambientali,
rappresentano una di quelle buone pratiche che incentivano alla conservazione dei territori e della biodiversità. Pertanto, si vuole ancora cogliere l’occasione per spronare l’amministrazione comunale ad azionarsi seriamente affinché anche la città di Vasto possa vantare la presenza degli orti urbani, data la loro importanza ecologica, facendo presente che è stato da tempo protocollato un regolamento il quale necessita solo di essere approvato.
Concludendo, a breve ci saranno nuove iniziative pubbliche riguardo le tematiche ambientali e climatiche e, inoltre, chiunque è interessato alle nostre attività e/o prenderne parte, può visitare la pagina facebook Vasto Orti Urbani“.
Nicholas Tomeo