25 anni circa, carnagione chiara, probabilmente romeno. Sarebbe questo l’identikit dell’aggressore di Umberto Ranieri, pittore originario di Paglieta, morto a Roma a seguito di un’aggressione. L’uomo, secondo la ricostruzione fatta grazie alle telecamere di sorveglianza, si sarebbe dileguato subito dopo avere scaraventato Ranieri a terra, insieme ad altre tre persone, come riferisce Il Messaggero, un uomo e due donne, tutti tra i 20 e 30 anni.
E sono ancora da chiarire le cause del massacro. Forse una lite per delle bottiglie di birra lasciate a terra oppure un apprezzamento, tutto è ancora da vedere.
“Ad oggi sappiamo ancora poco sui fatti, – afferma su Facebook il portavoce Gay Center, Fabrizio Marrazzo – ma chiediamo che venga fatta piena luce sul caso dagli inquirenti, non si può morire stando seduti su una panchina nei giardini sotto casa, oggi la nostra comunità perde un amico a molti caro. Questa storia – prosegue Marrazzo – ci ricorda una delle tante storie irrisolte degli omicidi che la nostra comunità ha subito tra gli anni 90 e 2000”.