Slot machine non in regola, ma soprattutto precarie condizioni igienico sanitarie. Per questi motivi la polizia di Vasto, dopo i controlli effettuati ieri con il personale della divisione P.A.S.I. della questura di Chieti e del settore amministrativo del commissariato, ha disposto la chiusura temporanea di un locale di San Salvo di cui non viene diffuso il nome.
“L’ultimo risultato di grande rilevanza – spiega il commissario Fabio Capaldo – si è concretizzato nel controllo avvenuto nella giornata di ieri quando, all’interno di un’attività commerciale di San Salvo, venivano alla luce condizioni di criticità diffusa.
A rendere altamente specialistica l’intera esecuzione dell’accesso eseguito all’interno del noto esercizio commerciale controllato, contribuiva anche la stretta collaborazione immediatamente attivata, con personale dell’Agenzia Doganale dei Monopoli di Pescara, del Corpo della Polizia Municipale di San Salvo e dei funzionari della Asl Vastese (Dipartimento di Prevenzione – Igiene degli Alimenti e della Nutrizione). L’impegnativo lavoro in atto veniva immediatamente indirizzato su due direttrici distinte, atteso che il locale esercitava diverse attività, sia in materia di giochi, sia nell’ambito della somministrazione di cibi e bevande.
[ant_dx]Ben presto si riscontrava che, nell’ambito del settore giochi e scommesse vi erano gravi irregolarità relative all’impiego di apparecchiature elettroniche di intrattenimento che ha determinavano la necessità di porre sotto sequestro amministrativo preventivo ben 6 apparecchi, non collegati in rete e privi dei prescritti titoli autorizzati. Tra le macchine sequestrate ne figuravano anche tre del tipo Totem, che da scontrini atipici rinvenuti circa il presunto pagamento di vincite in denaro, si ipotizza fossero impiegati in maniera difforme dalla loro naturale funzione, infatti dette apparecchiature sono ufficialmente concepite quale fonte di informazioni e ricarica carte, ma assolutamente non predisposte al gioco.
Sul fronte invece della verifica sotto il profilo igienico sanitario, le criticità emerse assumevano proporzioni più che allarmanti; le copiosa presenza di sporcizia diffusa all’interno dei locali cucina, faceva da cornice alla disposizione caotica e priva di protezioni di cibi già pronti, in via di preparazione e dei singoli ingredienti, sui quali pendevano filature lanuginose dal soffitto.
A completare il già raccapricciante quadro stigmatizzato dal personale presente, concorreva poi l’individuazione di enormi quantità di prodotti scaduti di ogni genere. Infatti la gamma di tali articoli alimentari era costituita da bevande, salse varie, marmellate, conserve, birre, condimenti, prodotti surgelati, spezie, e altro. Per poter quasi rappresentare una vera e propria Sagra del prodotto alimentare fuori corso di validità, venivano rinvenuti anche dolciumi scaduti, destinati ovviamente ai consumatori più piccoli.
Al cospetto di tali condizioni di inusitata gravità e di pericolo per la salute pubblica, nei confronti dell’esercizio commerciale, veniva emesso provvedimento di chiusura temporanea dell’attività, per esigenze urgenti di carattere igienico-sanitario. Anche in questa occasione, il servizio alla collettività reso dalla Polizia di Stato e da tutti gli Enti preposti alla salvaguardia della salute pubblica, è stato improntato al contrasto dei pericoli derivanti dalla distribuzione di cibi e bevande di largo consumo, accessibili a tutte le fasce di età, per garantire anche, che il tempo passato in spensieratezza presso un locale commerciale, non debba poi tramutarsi in un grave pregiudizio alla salute”.
Il programma di prevenzione e controllo di esercizi pubblici in tutta la provincia teatina sono state disposte e coordinate dal questore di Chieti, Ruggiero Borzacchiello, e dirette dal dirigente della Divisione P.A.S.I. della questura di Chieti, Pasquale Sorgonà e dal dirigente del commissariato di Vasto, Fabio Capaldo.