Sui binari passa la storia recente dell’area frentana e del Sangro-Aventino. Che racconta l’emancipazione di un territorio, liberatosi dall’immagine arcaica e pastorale e divenuto snodo di collegamento importante, motore di sviluppo per città e realtà urbane minori. Quella stessa strada ferrata condurrà in un viaggio singolare quanti vorranno scoprire i luoghi scelti per le Giornate di primavera 2019 presentate questa mattina dalla Delegazione Fai di Lanciano, di recente ricostituita [LEGGI QUI] e capeggiata da Ersilia Caporale.
Il programma prevede nelle giornate del 23 e 24 marzo la riapertura delle stazioni storiche della Ferrovia Sangritana di Castelfrentano, Archi, Palena, e l’Officina di riparazione di Lanciano. Ognuno di questi luoghi ha una storia da raccontare, attraverso documenti, immagini, produzioni artistiche e mezzi meccanici che testimoniano la crescita di un territorio divenuto ponte tra l’Adriatico e il Tirreno, partendo dalle stazioni di San Vito marina e Ortona marina fino a Castel di Sangro, crocevia della direttrice statale Sulmona-Isernia (la cosiddetta “Transiberiana d’Italia”) verso lo scalo napoletano.
La Sangritana andava ad inserirsi proprio come cerniera di congiunzione tra le due ferrovie statali esistenti, imponendosi quale percorso più agevole e funzionale di collegamento tra le sponde opposte dello “stivale”. Una funzione strategica, soprattutto dal punto di vista militare, che ne decretò la salvezza, evitandone la dismissione nel dopoguerra.
Una storia lunga cento anni, quella della Sangritana, che per una ferrovia “complementare”, non statale, sono davvero tanti: costruita in soli quattro anni, tra il 1911 e il 1915, fu elettrificata nel corso degli anni ‘20 per 156 chilometri di linea che collegava San Vito marina a Castel di Sangro, con le diramazioni di Ortona-Orsogna-Crocetta-Guardiagrele e Archi-Atessa, rappresentando una novità in campo tecnologico e ferroviario. E’ stata la più estesa ferrovia elettrica a corrente continua d’Europa.
La Delegazione Fai di Lanciano, dunque, ha voluto recuperare quella storia e i luoghi nei quali si è sviluppata dedicando le Giornate di primavera al tema del viaggio, che da sempre incarna un tratto istintivo dell’uomo, elemento fondamentale dello sviluppo ed evoluzione della civilizzazione umana, andando alla riscoperta di luoghi che incarnano una particolare archeologia industriale.
“Abbiamo scelto di riaprire questi fabbricati e strutture connesse in omaggio a una storia di sviluppo importante per questo territorio – spiega Ersilia Caporale, alla guida della Delegazione di Lanciano – . Ma le rotaie ci conducono [mar_dx] anche in luoghi di un fascino insospettabile, inconsueta meta turistica e proprio per questo oggetto del nostro interesse. Le nostre Giornate di primavera si caratterizzano come proposta alternativa e originale, con l’apertura di siti in alcuni casi dimenticati, che hanno fatto la nostra storia e che meritano un momento di ritrovata celebrità”.
Ha parlato di grande opportunità per il territorio il sindaco di Palena, Claudio D’Emilio. “Grazie al Fai avremo la possibilità di portare gente nei piccoli paesi – ha detto D’Emilio -. Lo sviluppo turistico dell’entroterra ha bisogno di eventi come questo, che mettono in vetrina bellezze nascoste della nostra regione”.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con numerosi partner, sia istituzionali che privati: Fondazione Fs, Sangritana, Tua, Club Frentano Ruote Classiche, Old Motors club Abruzzo, Automotoclub Storico Italiano, Di Fonzo, Touring Clun Pescara, D’Abruzzo edizioni Menabò, Doretta Scutti, Pro Loco Palena, Galleria Russo (Roma), Galleria del Locoonte (Roma), i collezionisti Mario e Irma Fornarola, Nando Napoleone, Antonio Bini e Paolo Piztzianti, e con il contributo prezioso di Delegati e Volontari Fai, che saranno i “ciceroni” insieme ai ragazzi delle scuole medie dei territori interessati.
Queste le tappe del viaggio proposto ai visitatori, esteso anche al Teatro comunale di Palena, autentico gioiello ottocentesco che aprirà eccezionalmente per gli ospiti Fai.
Ferrovia Sangritana Lanciano
In occasione delle giornate FAI di primavera all’interno dell’Officina di riparazione treni verrà allestita una mostra documentale sulla storia della Sangritana comprendente disegni, oggetti, documenti e materiali di ferrovia. Titolo: “Duilio Cambellotti e la Ferrovia Adriatico-Sangritana”. Sui binari verrà posizionata una locomotiva a vapore Loco-Tender del 1914 con due carrozze di I e III classe. Altri mezzi ferroviari d’epoca arricchiranno l’esposizione. All’esterno del complesso mostra “L’automobile d’autore in Italia dal secondo dopoguerra” .
Stazione di Palena
Nell’ambito delle giornate FAI di primavera all’interno della stazione sarà allestita una mostra documentale e fotografica inerente la tratta Sulmona-Carpinone. Palena è una delle fermate della “Transiberiana d’Italia”. All’esterno saranno esposte vetture d’epoca dei primi anni del ‘900 che faranno la spola con il paese attraversando il Valico della Forchetta.
Teatro comunale di Palena
Il Teatro dell’Aventino ospiterà in occasione delle giornate FAI di primavera una mostra di cimeli, foto e documenti relativi al trasporto in generale grazie alle Collezioni di Duilio Fornarola, curate dal figlio Mario, e del palenese Nando Napoleone, in contemporanea si trasmetteranno vecchi filmati relativi alla Stazione di Palena. Nella attigua piazza Municipio saranno esposte auto d’epoca dei primi anni del ‘900 . Le stesse faranno spola con la Stazione di Palena che dista circa 10 Km. dal centro del paese, strada che con i suoi suggestivi tornanti contornati dal fitto bosco attraversa il Passo della Forchetta.
Stazione di Piane d’Archi
All’interno del fabbricato viaggiatori verrà allestita una mostra sul Touring Club Italiano, club di territorio di Pescara, con specifico riferimento alla cartellonistica stradale e ferroviaria ed all’attività turistica in genere. All’esterno del complesso verranno esposti autobus e biciclette d’epoca.
Stazione di Castel Frentano
All’interno del fabbricato viaggiatori verrà allestita una piccola esposizione di oggetti di ferrovia legati alla famiglia Primiterra, ferrovieri per tre generazioni che hanno abitato la stazione sin dalla sua costruzione. Testimone sarà appunto il Sig. Tonino Primiterra, erede della famiglia. All’esterno della Stazione saranno in mostra mezzi agricoli d’epoca.