Altre criticità che hanno portato la conferenza dei servizi di stamattina in Regione a concludersi con un nulla di fatto. Questo l’esito dell’incontro nella sede del servizio Rifiuti tra i vari enti chiamati a decidere sul progetto di discarica della Vallecena srl al quale hanno preso parte anche numerosi cittadini e alcuni sindaci del Vastese [LEGGI].
Il Comune di Furci ha espresso il parere negativo sotto l’aspetto igienico-sanitario e urbanistico, ma non solo. Nel corso della seduta sono emerse anche altre criticità relative al parere dell’Arta sulla presenza di una falda acquifera e sulle rilevazioni fatte dalla società, sul contrasto con il piano territoriale provinciale, sulla distanza dal torrente Cena (corso d’acqua che s’immette nel Sinello e ha una qualità delle acque pessima) e sulla presenza di un tratturo non registrato (su questi due ultimi aspetti la Sovrintendenza è stata chiamata a esprimersi).
LA SEDUTA – Tra i punti più caldi c’è soprattutto quello della presenza o meno di una falda acquifera al di sotto della zona scelta per la discarica di rifiuti speciali da 150mila metri cubi. L’Arta nel proprio documento ha contestato i metodi di rilevazione contraddicendo le conclusioni alle quali era arrivata la Vallecena srl che escludeva tale presenza (contestazioni che hanno visto la controreplica della ditta).
Alla discussione hanno preso parte anche due rappresentanti del comitato Difesa del Comprensorio Vastese (Gianfranco Farina e Antonio D’Angiò) che hanno espresso i propri timori e perplessità sul futuro dell’intera area sulla quale grava un effetto cumulo forse sottovalutato. Hanno preso la parola anche il sindaco di San Buono, Nicola Filippone, che ha illustrato il documento di contrarietà firmato da 29 sindaci del territorio e quello di Palmoli, Giuseppe Masciulli, che ha ribadito la destinazione agricola e turistica del territorio (a Pescara stamattina erano rappresentati anche i Comuni di Tufillo e Dogliola).
[ant_dx]Duro anche l’intervento di Augusto De Sanctis (Forum H2O) che da anni sta supportando i furcesi nella battaglia e che stamattina ha rimarcato la contraddittorietà di un iter amministrativo che dura da 13 anni e “lo stato di sofferenza del territorio evidenziato dalle condizioni del torrente Cena che secondo l’Arta è in una situazione praticamente disastrosa, anni luce distante dagli obiettivi di qualità fissati dalla normativa comunitaria in materia di acque”.
IL RINGRAZIAMENTO DEL SINDACO – Soddisfatto il primo cittadino di Furci, Angelo Marchione, per una pratica che sembrava arrivata all’ultimo giro di boa. Sulla vicenda pende anche il ricorso al Tar. In attesa dei prossimi sviluppi, Marchione ringrazia tutti coloro che stanno sostenendo la mobilitazione: “Grazie di cuore ai sindaci che hanno firmato il documento di contrarietà, al comitato e ai tanti cittadini intervenuti stamattina”.