Il Tribunale di Vasto si ferma per un giorno. Adesione totale allo sciopero indetto dall’Ordine degli avvocati per protestare contro la drammatica carenza, che nei prossimi mesi sfiorerà il 50%, del personale amministrativo e per chiedere ai prappresentanti politici nazionali e regionali di impegnarsi per salvare la sede giudiziaria di Vasto dalla chiusura. La spada di Damocle della soppressione pende anche sui Tribunali di Lanciano, Avezzano e Sulmona. Nel 2021 la scadenza della proroga per tutti e quattro.
Oltre allo sciopero, indetta un’assemblea, cui hanno partecipato circa 130 persone tra legali, magistrati e politici.
In questa intervista video, il presidente dell’Ordine forense, Vittorio Melone, traccia un bilancio della giornata di astensione e spiega i motivi della mancata adesione del parlamentino degli avvocati vastesi al doppio sit-in, organizzato dall’avvocato Angela Pennetta per il 21 marzo a Roma e Vasto.
Secondo il capo della Procura, Giampiero Di Florio, va evitata la spaccatura nell’avvocatura vastese: “Con un po’ di buonsenso, si può recuperare l’unità”. Il procuratore ritiene, al momento, inopportuno il sit-in nella capitale in una fasein cui è in corso un dialogo con il Ministero della Giustizia.
All’assemblea non è intervenuto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (centrodestra), a causa di altri impegni istituzionali. Hanno partecipato la deputata Carmela Grippa (M5S), i consiglieri regionali Manuele Marcovecchio (Lega), Sabrina Bocchino (Lega) e Pietro Smargiassi (M5S), il presidente dell’Anci Abruzzo, Luciano Lapenna (Pd), i sindaci di Vasto e San Salvo, Francesco Menna (Pd) e Tiziana Magnacca (Forza Italia), l’assessore del Comune di Vasto, Carlo Della Penna (lista civica Filo Comune), i consiglieri comunali Alessandra Cappa (Lega), Francesco Prospero (FdI) e Alessandro d’Elisa (gruppo misto-centrodestra), il segretario cittadino di Fratelli d’Italia, Marco di Michele Marisi, il membro dell’assemblea nazionale del Pd, Fabio Giangiacomo.
“Venti giorni fa – racconta Grippa – ho avuto un incontro con il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, che era a conoscenza solo del problema del Tribunale di Sulmona. A lui ho consegnato una dettagliata relazione, ricevendo da lui la massima disponibilità. Il ministro, Alfonso Bonafede, ha voluto l’incontro del 12 marzo a Roma con i tecnici ministeriali. Sarò in costante contatto col Ministero e con il sottosegretario per il decreto e le norme in deroga” che possano riaprire la pianta organica ministeriale e garantire l’arrivo di impiegati, evitando così la paralisi dell’attività giudiziaria nel palazzo di giustizia di via Bachelet.
“Questa – precisa Lapenna – non è una rivendicazione di campanile, ma è una rivendicazione della Regione Abruzzo. Un impegno che ha già dato i primi risultati perché, senza alcuni provvedimenti del Governo, questo Tribunale non avrebbe potuto continuare a esercitare la funzione giudiziaria. Si tratta di un percorso fatto di luci e ombre, ma le luci sono importanti. Rivolgo un appello alla cautela. Con i sindaci d’Abruzzo, siamo qui a fare la nostra parte. Ci auguriamo che il Governo possa rispondere con atti concreti, altrimenti è come una candela che si spegne”.
“Il Ministero deve garantire l’efficienza. Non è pensabile che si vada avanti così fino al 2021”, scandisce Giuseppe Falasca, presidente della sezione abruzzese del Anm (associazione nazionale magistrati). “Di fatto, il Tribunale viene già soppresso con la chiusura delle piante organiche. L’amministrazione della giustizia va avanti solo grazie all’abnegazione dei colleghi”.
L’intervista al vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Santangelo:
Senza personale amministrativo, la giustizia rallenta. Le difficoltà del lavoro quotidiano spiegate dal presidente del Tribunale di Vasto, Bruno Giangiacomo: