Il consigliere d’opposizione di Cupello, Camillo D’Amico replica alle dichiarazioni di ieri del sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli [LEGGI] sulla propria assenza nelle fasi calde dell’opposizione ai progetti della Vallecena srl e della Cupello Ambiente.
“Sabato sono arrivato tardi alla manifestazione, ma ci sono andato. Avevo avuto un coincidente impegno di lavoro a Vasto. Rispetto ai due argomenti poco o nulla debbo dire circa il mio impegno diretto sia sul piano politico che istituzionale per informare la cittadinanza, coinvolgere l’intero territorio allo scopo di uscire dal tunnel del No a prescidere e trovare una unitarietà di visione per comporre una proposta di sviluppo che, rispetto a Valle Cena, salvaguardi il Civeta come impianto di compostaggio e riciclaggio, ne potenzi ulteriormente le peculiarità storiche e permetta un recupero di protagonismo del pubblico rispetto all’invadenza del privato”.
[ant_dx]“Se Cupello aderì al manifesto del territorio contro la discarica di Furci accadde solo perché il sottoscritto presentò uno specifico ordine del giorno poi votato unanimemente dall’intero consiglio comunale. Se la vicenda della quarta discarica è arrivata in discussione in consiglio comunale a Cupello, lo si è dovuto solo grazie ad una mia proposta di ordine del giorno. Se il comitato di Difesa del comprensorio vastese è nato, in parte, è anche grazie alla pubblica iniziativa promossa a Cupello il 28 settembre 2018 dal mio gruppo e dell’associazione politico-culturale di riferimento. Al riguardo affermo che personalmente ho anche formalmente aderito al comitato stesso senza mai ricevere alcuna convocazione, ma ho sempre prestato loro, nonostante tutto, il mio supporto e appoggio senza alcun risparmio di energia”.
“All’amico Giuseppe Masciulli rammento, infine – conclude D’Amico – le tante iniziative di natura istituzionale promosse dal mio gruppo e dall’omonima associazione in questi anni proprio per non far passare sotto traccia e nel silenzio totale di tanti quello cha stava e sta accadendo a Valle Cena. Le iniziative sono sempre state pubbliche e di natura istituzionale. Altri suoi colleghi sindaci hanno sempre presenziato, lui no. In conclusione, ritengo che sparare nel mucchio non serva a nessuno. Torno a ripetere che le manifestazioni pubbliche vanno bene, la raccolta delle firme benissimo ma se non c’è un raccordo trasversale sul piano istituzionale con una chiara e partecipata condivisione su cosa vogliamo fare in concreto nel futuro per lo sviluppo del nostro territorio saremo divorati dagli interessi forti e intraprendenti che oggi aleggiano sul Vastese”.