È in arrivo Funck It, un nuovo singolo scritto e prodotto dal ventenne musicista vastese Federico Caruso. La sua attrazione per la musica si manifesta sin dai primi mesi di vita. “I miei genitori mi hanno detto che, quando ero nella culla, facevo strani versi con la bocca. Mia madre poi ha capito che avevo imparato a memoria il ritmo dei passi del signore che scendeva le scale ogni mattina sbattendo i piedi”. Il primo amore, come per tanti bambini, è quello per la batteria. “Ma non avevamo spazio in casa nè era possibile suonarla tranquillamente in condominio. Così mia madre mi iscrisse a 6 anni al corso di chitarra classica alla Scuola Civica. Ma non sopportavo il solfeggio e così ho smesso dopo un anno”.
Fondamentale si è rivelata l’influenza di suo cugino, Lorenzo Mucci. “Se oggi ho intrapreso questo percorso lo devo a lui. Mi regalò Guitar Hero Aerosmith per la Playstation e questo mi ha aperto un mondo sul rock e sulla chitarra”. Dopo quella per il videogioco è poi arrivata la chitarra elettrica vera, regalata dai genitori, “con cui ho iniziato a studiare da autodidatta”. Il punto di svolta arriva con l’iscrizione – al secondo anno delle superiori – al liceo musicale Mattioli. “Mi ha aperto gli orizzonti anche verso altri generi come la musica classica, il blues e soprattutto il metal, genere sul quale ho passato molti anni di studio. Ho avuto la fortuna di suonare sempre con gente più grande di me, anche di 10 anni in più, il che mi ha fatto crescere molto sia mentalmente che musicalmente”.
[ads_dx]Con l’avanzare del percorso di studi “ho iniziato a studiare seriamente la teoria musicale applicata allo strumento. Anche se ho frequentato il corso classico ero sempre legato al rock-metal-blues e al mondo della chitarra elettrica”. E, terminati gli studi liceali, per Federico è arrivato il momento di scegliere come proseguire i suoi studi. “Ho scelto di continuare il mio percorso musicale iscrivendomi al Saint Louis College of Music a Roma, forse la migliore accademia jazz in Italia, dove sto studiando”.
La sua creatività musicale lo ha portato, lo scorso giugno, a pubblicare il primo album “Minds”, disponibile su tutte le piattaforme digitali. “È un lavoro influenzato da Nick Johnston e da alcune musiche da film, il genere è un rock strumentale molto orecchiabile e tranquillo. L’ho registrato nel mio studio casalingo e completamente autoprodotto”. A fine mese, il 29 marzo, arriverà un nuovo singolo. “Si intitola Funck It e il genere è diverso dal precedente disco. Ci sono tutte le influenze da quando sono qui a Roma come jazz, funk, fusion e blues con un organico da Big Band. Hanno collaborato con me due ex compagni del liceo musicale, Michele Taraborrelli che ha registrato la tastiera, e Fabrizio de Nadai che suona la tromba. Anche questo lavoro è stato autoprodotto ed ho curato l’arrangiamento di tutti gli strumenti”.
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