La striscia di cemento accanto alla pista ciclabile non è una pista pedonale, ma “un percorso natura”, che non mette “in discussione l’equilibrio ambientale”. L’assessora alla Mobilità sostenibile, Paola Cianci, replica alle critiche del consigliere comunale Alessandro d’Elisa (gruppo misto) [LEGGI].
“Le strumentalizzazioni fatte sul percorso pedonale sono del tutto fuori luogo perché non tengono conto che esso viene realizzato all’interno della Riserva naturale regionale di Marina di Vasto. Infatti, in passato è stato escluso il passaggio pedonale dal progetto originario della pista ciclabile proprio perché bocciato dagli enti preposti, Regione Abruzzo e Soprintendenza, che evidenziavano l’impatto dell’opera sull’area protetta a causa della sezione della pista troppo ampia.
Come amministrazione Menna crediamo molto nel turismo sostenibile e nella tutela dell’ambiente. Abbiamo investito su questo progetto, in buona parte finanziato con fondi Por-Fesr erogati tramite il precedente governo regionale, proprio con l’obiettivo di rendere maggiormente fruibile la Riserva naturale molto frequentata da turisti e residenti e contestualmente risolvere il problema della sicurezza creato dalla sovrapposizione tra ciclisti e pedoni.
Tecnicamente abbiamo cercato di creare un percorso natura che non mettesse in discussione l’equilibrio ambientale, tant’è che è stata rispettata la conformazione naturale dell’area, passando tra gli alberi e consentendo un maggiore contatto tra uomo e natura.
[mic_dx] Nonostante l’attenzione rispetto all’ampiezza del percorso, tante sono state le prescrizioni e le osservazioni da rispettare, compresa la procedura di V.Inc.A”, valutazione d’incidenza ambientale.
“Nessun marciapiede o pista pedonale – precisa Paola Cianci – era nostra intenzione realizzare e sbagliano tutti coloro che ne danno questa connotazione.
Con grande soddisfazione vediamo persone usufruire già del percorso secondo lo spirito che ci ha spinti a realizzarlo. Walking, Fitwalking e semplici passeggiate per godere di uno spaccato del nostro territorio che stiamo cercando di riqualificare insieme a Wwf, Legambiente e Iaap e gli operatori turistici. La stessa foto pubblicata dalla stampa smentisce l’inutilizzabilità del percorso come dichiarato dal consigliere D’Elisa. Entrare a gamba tesa su un’opera praticamente finita, banalizzando il lavoro portato avanti dagli uffici e dall’amministrazione comunale attraverso una serie di sterili attacchi politici all’interno di uno stesso calderone – contrattacca Cianci – è il segnale di un’opposizione assolutamente non obiettiva che si limita solo ad una critica non costruttiva”.