Il nuovo percorso pedonale della pista ciclabile di Vasto Marina è troppo stretto e creerà problemi ai pedoni che si incroceranno negli opposti sensi di marcia. Lo sostiene Alessandro d’Elisa (gruppo misto), vice presidente del Consiglio comunale, secondo cui, “come sostenuto da molti, si tratta di un percorso pedonale concepito con i piedi, ma non percorribile a piedi”, perché “risulta di fatto inutilizzabile, essendo così stretto da non poter essere percorso da due persone affiancate, con gli ovvi disagi in caso di pedoni che camminino in senso opposto o che intendano superare chi li precede”.
Il consigliere comunale di centrodestra rincara la dose: “Ieri mattina, chiunque avesse voluto effettuare una semplice passeggiata a Vasto Marina, avrebbe rinvenuto un quartiere in totale abbandono con strade sporche, parcheggi trascurati ed occupati da cumuli di sabbia e sporcizia, aiuole incolte, pista ciclabile in completo stato di incuria con alcuni tratti persino ricoperti da rifiuti di ogni genere. Constatate tutte queste carenze, sollecito ancora una volta l’amministrazione Menna-Lapenna ad attivarsi il prima possibile, destinando le risorse disponibili in bilancio alla sistemazione e preparazione di Vasto Marina e della città tutta in tempo per le prossime festività e, subito dopo, per la stagione estiva”.
[mic_dx]“Spiace constatare – attacca d’Elisa – che l’amministrazione Menna-Lapenna sia prodiga unicamente di notizie e conferenze stampa relative al Partito democratico o allo spostamento di consiglieri da un simbolo all’altro, ma non di notizie che interessano realmente e nel concreto la città di Vasto, i cittadini, i residenti, gli imprenditori e, in particolare, gli operatori nei settori economico e turistico. Evidentemente questa amministrazione non riesce ancora a superare la doppia sonora bocciatura ricevuta prima alle politiche del 4 marzo 2018 e più recentemente all’esito delle ultime votazioni regionali.
Amministrare un comune comporta un impegno costante, profuso per dare risposte concrete ai bisogni sempre crescenti della città e dei cittadini e non per fare una campagna stampa di partito.
Amministrare è altro che partecipare a qualche manifestazione o fissare striminziti orari di ricevimento e tenere conferenze stampa di nessun interesse”.