Stamani erano 10. A breve diventeranno 11 i consiglieri comunali del Partito democratico di Vasto. Dopo Marco Marra, che ha ufficializzato la sua adesione in mattinata, anche Marco Marchesani, 24 anni, il più giovane a sedere nell’aula Vennitti, si iscriverà al Pd, ma non aderirà al gruppo consiliare, rimanendo autonomo per sostenere in Consiglio l’assessore Carlo Della Penna ed evitare che qualcuno possa insidiare la poltrona del titolare della delega al Turismo della Giunta Menna.
Gli equilibri della politica funzionano così: se un assessore ha almeno un consigliere comunale in appoggio, corre meno rischi di perdere il posto perché, se lo perdesse, il consigliere che lo supporta potrebbe iniziare a votare contro l’amministrazione e, dopo la riforma che ha ridotto i seggi nei Consigli comunali (a Vasto, dal 2011, da 30 a 24) il divario numerico tra maggioranza e opposizione si è fatto più esiguo: 16-9 sembra tanto, ma, di fatto, bastano 4 consiglieri che cambiano casacca a mandare in crisi un’amministrazione.
In realtà, i consiglieri iscritti al Pd sono 12: c’è anche Lucia Perilli che, però, rimane anche nella lista civica Città Virtuosa e, così, sostiene l’assessore di quella lista, Luigi Marcello.
Marco Marchesani conferma le voci che lo vogliono prossimo a tesserarsi con i dem: “È un passaggio che avrei fatto anche prima, ma volevo aspettare l’elezione del nuovo segretario. Ora ci sono le condizioni. Mi tessererò al Partito democratico ma, per ora, non entro anche nel gruppo consiliare del Pd per non rompere gli equilibri nella maggioranza e continuare a sostenere Carlo Della Penna, a meno che anche lui non decida di entrare nel partito. Vedremo. Per ora, è escluso.
Ho scelto Zingaretti, perché il metodo con cui Renzi ha gestito il partito non è consono al Pd. Riguardo agli altri candidati alla segreteria, non li ho votati perché Giachetti è un uomo di Renzi e Martina è stato ministro nel suo Governo, quindi, in qualche modo, è una sua controfigura.
Queste primarie sono andate non bene, ma benissimo. Ora vorrei far tesserare anche altri ragazzi, visto che il Movimento 5 Stelle, sostenuto da tanti giovani, si è rivelato per quello che è. Io lapenniano? No. Luciano Lapenna è un amico di famiglia, lo rispetto e gli voglio bene, ma a volte l’ho anche criticato”.