“Alle donne vorrei dire di tentare di andare oltre le proprie capacità, è un grande sforzo quotidiano, ma è l’unico modo per restare sul pezzo”. A dirlo è Federica Di Placido, 45 anni, originaria di Chieti ma lancianese d’adozione, moglie di Marcello e orgogliosa amministratrice della New Gest Agency, dove lavora proprio con suo marito.
“Ci occupiamo dei cosiddetti crediti non performing – spiega Federica – ovverosia quei debiti più “complicati” e aiutiamo il nostro cliente a saldare il proprio nel più vantaggioso modo possibile per lui e per il suo creditore”. E ad una prima analisi, forse potrebbe sembrare un lavoro freddo, asettico, fatto solo di numeri e invece è l’esatto opposto, soprattutto per chi lo fa con la sensibilità tipica delle donne.
“il nostro è un lavoro fatto prima di tutto di grande umanità e l’approccio femminile non può che aiutare. – dice Federica – Ci troviamo spesso di fronte alla disperazione di aziende, famiglie e persone in difficoltà e per portarlo a termine si deve essere in grado di gestire situazioni di grande stress, altrimenti si crolla”.
E se oggi è così sicura di sé, il suo percorso verso l’affermazione professionale non è stato privo di ostacoli, perché donna, giovane e in una regione non considerata al passo coi tempi. “Ho sofferto molto il continuo ‘ma che lavoro fai?’, con le mie risposte che non convincevano mai l’interlocutore. – continua nel racconto – Oppure dei ‘tranelli’ da parte di alcuni capi per mettermi alla prova o anche lo sforzo da dover fare con i colleghi del nord per dimostrare loro che una donna, in Abruzzo, poteva essere professionale allo stesso modo di un uomo di Milano”.
Ma il segreto per realizzarsi professionalmente non è poi così segreto. “Per fare un buon lavoro, è necessario farlo con passione, altrimenti non si riesce ad andare avanti. E, in quanto donna, – sottolinea – è necessario fare delle rinunce e trovare un compromesso con se stessi”. Non è però di certo al parrucchiere, a fare il pane in casa, né tanto meno ad un corso serale di fotografia che rinuncia Federica, bensì si riferisce ad un patto con se stesse che porta a [mar_dx] fare dell’organizzazione la parola chiave della propria vita, lavorativa e personale.
E se dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna, accanto ad una grande donna, c’è sempre un uomo altrettanto grande. “Io devo ringraziare Marcello perché è stato il primo ad avere l’intuizione per questo nostro percorso professionale – confessa Federica – ed ha avuto l’intelligenza di non tarparmi le ali, anzi, semmai ha fatto di tutto per farmi volare. E oggi, ognuno con le sue competenze e peculiarità, riusciamo a lavorare insieme alla grande”.
Insomma, oggi è possibile essere donna e realizzarsi nel lavoro senza mettere da parte la vita personale e le proprie passioni. “Donne, – conclude Federica – sforzatevi di superare i vostri limiti e abbiate una vita piena. Il percorso è complicato, ma riuscire a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle è la più grossa delle vittorie che possiamo ottenere”.