Sono centinaia i messaggi affidati al web in queste ore per ricordare Linda Ialacci, allenatrice di basket scomparsa improvvisamente ieri a soli 54 nni. Nella sua lunga esperienza sportiva ha guidato tantissimi giovani che con lei hanno scoperto la passione per la palla a spicchi e imparato ad amare lo sport. Domani, mercoledì 6 marzo, alle 10.30 nella chiesa di San Giovanni Bosco saranno celebrati i funerali. Sarà il momento dell’ultimo saluto terreno a coach Linda che, c’è da starne certi, continuerà a vivere nei cuori di tutte le persone che l’hanno incontrata e hanno percorso un tratto di strada, sportiva e di vita, con lei.
La Vasto Basket, dove era tornata da un paio d’anni e dove era in piena attività con i ragazzi delle giovanili la riocorda così, con le parole scritte dal presidente Giancarlo Spadaccini. “Ciao coach Linda. Vorrei dirti che da questa pagina vorremmo pubblicare solo notizie di sport legate alla felicità della vita e per i ragazzi che alleniamo. Comunicare, invece, le note di questa tragedia, impossibile da comprendere , non dovrebbe essere permesso, e di certo tu non lo avresti mai immaginato. Come non dovrebbe essere possibile accettare che la vitalità, la voglia di fare bene e di insegnare regole e disciplina per primeggiare nello sport, ma anche nella vita, che ti hanno sempre contraddistinta, debbano fermarsi contro il muro della morte, ingiusta e prematura! Coach Linda, hai vissuto dalla tenerissima età sui campi di basket. Hai continuato a credere in quello che facevi anche perché per te non era un lavoro, ma una missione. Non ho mai avuto il dispiacere di sentirmi dire una sola volta: presidente non lo posso fare! Anzi, solo giovedì sera per un nuovo progetto con Anffas mi avevi detto: lo faccio io molto volentieri! Come possiamo accettare che la tua assenza sia cosa da nulla! Siamo tutti orfani di te, coach Linda! Come lo sono disperatamente e dolorosamente i tuoi cari i genitori e tua sorella, cui riserviamo un caloroso abbraccio. Le regole della vita ci impongono di andare avanti e i tanti ragazzi che tu, coach Linda ci ha lasciato, sanno che ogni tiro, rimbalzo, canestro, tu lo controllerai da quel cielo dove ti trovi, nel quale avrai incontrato già molti amici, presidenti, allenatori e giocatori, con i quali hai condiviso anni di basket-passione! E insieme starete già organizzando un grande torneo azzurro! Grazie coach Linda! Non ci mancherai semplicemente, ma col cuore in mano ti diciamo che: hai lasciato un vuoto incolmabile sul nostro parquet!“.
C’è anche il pensiero della Virtus Don Bosco, società dell’oratorio salesiano dove Linda ha mosso i primi passi. “Un’appassionata di basket ci lascia un vuoto. Una passione nata sui campi Salesiani e portata in giro per l’Italia senza distinzione di sesso o di età! Uso le parole di Sant’Agostino: Signore, non ti chiediamo perchè l’hai portata via ma ti ringraziamo per avercela fatta conoscere!“. Anche gli Amici del Basket San Salvo, società in cui coach Ialacci ha dato un prezioso contributo per l’avvio delle attività. “Ciao Linda, vogliamo ringraziarti per il tuo impegno, la tua tenacia, la tua forza, la tua voglia di insegnare, a partire dai più piccoli per arrivare ai più grandi, il gioco più bello del mondo. Grazie di tutto, ora insegna agli angeli a fare canestro“.
E c’è anche il messaggio della Fip Abruzzo, che nel 2006 l’aveva premiata come miglior allenatore della regione e che ne ha sempre apprezzato le qualità. “Ci ha lasciati, all’improvviso, in un silenzio assordante Linda Ialacci. Persona di estrema riservatezza nella vita e tecnico di forte intensità in campo, capace di trasmettere il suo sapere ai giovani. Precursore dell’allenatrice donna in campo maschile, ha voluto fortemente affrontare questo percorso impegnativo e pieno di insidie. Riuscendovi appieno. Oltre all’attività in campo femminile e nell’attività giovanile, ha diretto squadre maschili in campo nazionale, ottenendo riconoscimenti e, soprattutto, rispetto per il suo lavoro con la concretezza di apprezzabili risultati. Sarà di ricordo a coloro che hanno avuto la fortuna di condividere con lei la sua professionalità e la sua forza d’animo non comune. Grazie Linda”.