Due donne. Una sui 35, l’altra attorno ai 45 anni.
Suonano al campanello e dicono: “Siamo qui per il rimborso delle ristrutturazioni”.
Non appena mettono piede in casa, con la scusa di dover controllare i lavori effettivamente eseguiti, entrano in tutte le stanze.
Quando vanno via, manca più di qualcosa: denaro e preziosi. Succede a Vasto in questi giorni.
La prima vittima a raccontare di aver subito il furto è una pensionata che risiede a Vasto Marina, nel quartiere attorno alla vecchia stazione ferroviaria.
[mic_dx] Tre giorni fa, erano circa le 18, quando due donne hanno suonato al citofono di casa, dichiarando i propri nomi (presumibilimente inventati) e qualificandosi come addette alle verifiche relative al bonus ristrutturazioni: la detrazione del 50% delle spese sostenute per specifici lavori previsti dalla legge di bilancio 2019. Si dà il caso che, nel recente passato, in quella casa fossero stati sostituiti gli infissi delle finestre.
Le due donne colgono la palla al balzo e riescono a farsi accogliere nell’appartamento. Entrano nelle stanze per verificare, a loro dire, quali finestre siano state sostituite e valutare l’eventuale rimborso. Poi se ne vanno parlando di tutt’altro: “Torneremo domani per la raccolta degli indumenti usati”.
Nel frattempo avevano rubato qualche decina di euro da un portafoglio, due anelli e alcuni oggetti di valore. La vittima è andata dai carabinieri della Compagnia di piazza Dalla Chiesa a sporgere denuncia.