Due pagamenti nel 2016: 110mila 76 euro e 48mila 312 euro. Altrettanti nel 2017 (65mila 501 euro e 97mila 600) e nel 2018 (36mila 819 e 55mila 344). Due sistemi informatici forniti da due imprese diverse al Comune di Vasto, che ora, dopo due anni di coesistenza forzata dei due software, cerca una soluzione.
“Ci piacerebbe sapere adesso chi pagherà per questi ritardi, per questi disservizi e per le decine di migliaia di euro spese per tornare poi al punto di partenza”, chiede Vincenzo Suriani, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale.
“Sono occorsi circa due anni all’amministrazione comunale per ammettere ciò che tutti i vastesi sapevano da tempo: la situazione di caos all’interno dei sistemi informatici comunali non era assolutamente sanabile”, è la critica di Suriani, Francesco Prospero (Fratelli d’Italia), Alessandro d’Elisa (gruppo misto), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) e Guido Giangiacomo (Forza Italia). “Menna e la sua alta dirigenza per più di due anni hanno pervicacemente confermato e giustificato la scelta di affidare a un nuovo fornitore i sistemi informatici comunali, scelta attraverso la quale, secondo Menna, il Comune avrebbe risparmiato tantissimo. Invece per oltre due anni abbiamo assistito alla situazione paradossale in cui il Comune, con utilizzo di risorse pubbliche, ha dovuto continuare a pagare due fornitori informatici: il vecchio fornitore, Dedagroup, che veniva ancora utilizzato in molti settori, e la nuova azienda prescelta, Studiok, divenuta poi Apk”.
[mic_dx] “Oggi, con la pubblicazione (ritardata) della delibera di giunta 17 del 22 gennaio 2019, l’amministrazione finalmente ha sconfessato sé stessa e le decisioni degli ultimi due anni, ha ammesso la situazione caotica regnante in ogni settore a causa della sovrapposizione di due sistemi informatici che non dialogano tra loro, e ha stabilito di ricorrere a una gara di appalto per individuare un nuovo fornitore che soppianti l’attuale dualismo caotico. Prendiamo atto che il dirigente ad interim del II settore, il Segretario Comunale Angela Erspamer, ha saputo porre fine a una escalation che stava assumendo contorni imbarazzanti, nell’unica maniera possibile, ricorrendo a una nuova gara di appalto ad evidenza pubblica”.
Le cifre sono contenute nella relazione della segretaria comunale, Angela Erspamer, che, per cercare una soluzione ai problemi creati dal passaggio dal precedente al nuovo sistema, il 5 settembre 2018 ha incaricato l’ingegner Marco Scorrano di stilare “un’analisi complessiva del sistema informativo e di proporre possibili soluzioni alle criticità in essere”, da cui si evince che “l’attuale sistema informatico – scrive Erspamer – non è integrato e non è perfettamente efficiente”. Di conseguenza, la massima dirigente del municipio ritiene che la soluzione migliore sia “una gara ad evidenza pubblica per la fornitura di un sistema informativo integrato comprensivo dell’assistenza e della manutenzione per un periodo di riferimento”.