Questa mattina, nella scuola dell’Infanzia di Gissi, si è concluso il progetto Acqua fonte di vita, ideato e realizzato dall’educatrice Giovanna Lapenna. Si tratta di un laboratorio integrativo partito il 7 gennaio 2019, dedicato interamente alla tutela dell’ambiente, con particolare attenzione alla tematica dell’acqua. Il progetto, infatti, partecipa al concorso del FAI “Acqua Viva”, aperto alle scuole per l’anno scolastico 2018-2019.
Ed è proprio di acqua viva che il nostro territorio è circondato. Basti pensare al fiume Sinello, oggetto di studio e di approfondimento da parte dei bambini di 3, 4 e 5 anni, che hanno impiegato il laboratorio per conoscere (e rispettare) la flora, la fauna e l’importanza della vita che pulsa intorno al Sinello e all’acqua in generale.
[ant_dx]Durante il periodo destinato al laboratorio, è intervenuta anche l’educatrice Luana Nanni, dedicando una lezione alla danzamovimentoterapia. Con lei i bambini si sono approcciati al tema dell’acqua fisicamente, vivendo l’esperienza da un punto di vista corporeo.
Il progetto ha di fatto affrontato il tema dell’acqua partendo dalla fonte – da qui il nome Acqua fonte di vita – focalizzandosi, poi, su tutti gli stati dell’acqua. Nel corso del progetto, non sono mancate sorprese, soprattutto nel venire a conoscenza del ruolo che ricopriva questo elemento nel passato di Gissi, tra acque termali e grotte tra il gesso. Secondo quanto si legge nella pagina Facebook dell’associazione “Lu quart da pit”, oltre che dalle testimonianze degli anziani del paese, è emerso, infatti, che Gissi fosse, nel passato, un centro termale con ben 5 alberghi, pronti ad accogliere i forestieri che accorrevano per curare i loro malesseri con le acque salmastre delle sorgenti.
La conclusione del laboratorio ha visto protagonisti, infine, il comandante dei Carabinieri Forestali Giuseppe Fidelibus e il collega Ettore Angelucci che hanno tenuto una lezione dedicata proprio sull’importanza di questo bene prezioso. I due pubblici ufficiali hanno mostrato una serie di foto di animali che vivono nel fiume Sinello rapendo totalmente l’attenzione dei bambini. Ha partecipato, da spettatore, anche il sindaco Agostino Chieffo, sempre interessato a queste tematiche.
I bambini hanno partecipato alle lezioni con grande curiosità e hanno acquisito tante nuove nozioni sulla natura e sul territorio che li circonda, grazie alla collaborazione di Antonio Ottaviano, genitore di uno degli alunni, di Arturo Di Martino, responsabile dell’Associazione “Lu quart da pit” e del comandante dei Carabinieri Forestali Fidelibus.
“Queste tematiche – spiega l’educatrice Giovanna Lapenna – vanno affrontate sin dalla tenera età, perché in questo modo si responsabilizzano i cittadini del futuro nel tutelare le risorse ambientali. Solo così i bambini impareranno a costruire invece che distruggere, a seminare invece che tagliare ed estirpare, a curare e a rispettare invece che rovinare. Con l’aiuto degli adulti, ovvero i genitori a casa e le maestre a scuola, è possibile costruire un futuro migliore, così da giovarne tutti”.