“A questo punto, non ci resta altro che avviare tutte le procedure per accertare le responsabilità”.
Lo annuncia l’esecutivo provinciale della Confererazione Cobas di Chieti, che parla del servizio mensa svolto dalla società Camst all’interno dell’azienda più grande del Vastese e in una nota critica la Camst, la società che gestisce il servizio: “La visita degli ispettori della Asl alla mensa Pilkington finalizzata all’accertamento se ci fossero nel servizio irregolarità, ha costretto le socie lavoratrici a rimanere fino alle ore 22 del 30 gennaio, con ripresa del giorno successivo alle prime luci dell’alba per effettuare pulizie profonde. Dunque, oltre all’atteggiamento di diniego per discutere delle criticità nel funzionamento e nell’organizzazione mensa come richiesto ripetutamente dai Cobas”, “ora dobbiamo assistere anche alle visite ispettive della Asl”, “nonostante gli sforzi della commissione mensa e la dirigenza Pilkington abbia avviato un piano di riqualificazione e adeguamento dello stabile con l’ammodernamento di buona parte della mensa”. I Cobas esprimono “rammarico” e raccontano di “un infortunio di un’addetta il 29 gennaio 2019 nel pulire una cappa da sola”; si dicono, inoltre, “soddisfatti dell’intervento delle autorità sanitarie”.
“A questo punto – conclude la Confederazione Cobas – non ci resta altro che avviare le procedure per accertare le responsabilità, sperando che esse vengano chiarite e, se necessario, punite” riguardo a quello che è “un servizio che i lavoratori pagano di tasca propria”.
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