“Per non dimenticare i 218 internati di Casoli, che sono stati privati della loro condizione di uomini liberi a causa delle discriminazioni, ripeteremo ogni anno il Cammino della Memoria”. Lo ha annunciato Antonella Allegrino, l’imprenditrice proprietaria di Palazzo Tilli, le cui cantine e la dependance furono sede dei campi di concentramento fascista numero 2 e 3, dal 1940 al 1944.
La manifestazione, che si è svolta in occasione della Giornata della Memoria, è stata articolata in tre momenti molto toccanti. Nel primo, in piazza della Memoria, luogo in cui sono elencati i nomi degli internati e raffigurate le loro immagini, c’è stata una breve riflessione sull’importanza di preservarne il ricordo e consegnarlo alle giovani generazioni. “E’ la storia di una comunità che è diventata parte di quella del nostro Paese – ha spiegato Antonella Allegrino – In questi campi hanno vissuto persone che sono state strappate ai loro affetti, alle loro abitazioni, private di tutto ciò che avevano costruito perché considerate pericolose, straniere, diverse. Dobbiamo continuare ad operare affinché nulla venga dimenticato”.
Alla manifestazione hanno partecipato il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, la presidente della sezione locale dell’Anpi, Piera Della Morgia, gli storici Vito Gironda e Giuseppe Lorentini, rispettivamente coordinatore scientifico e responsabile del progetto Campocasoli.org, studenti dell’IISS Algeri Marino e cittadini.
“Ricordiamo che 10 internati ebrei passati per il campo di Casoli, tra gli anni 1940 e 1942, vennero poi uccisi nei campi di sterminio nazisti – ha sottolineato Tiberini – Il ‘Cammino della Memoria’ rappresenta un gesto simbolico per ridare quel diritto di cittadini liberi agli oltre 200 internati di Casoli, che il regime fascista aveva barbaramente cancellato. Siamo sempre più consapevoli dell’importanza di diffondere una conoscenza critica sul sistema concentrazionario fascista sulla base del convincimento che gli studi storici rivestano un ruolo importante e insostituibile ai fini della conoscenza e della valorizzazione delle politiche della Memoria e della loro importanza come vettore di sensibilizzazione delle moderne democrazie“.
Dopo la consegna dei “Sassi della Memoria” a tutti i partecipanti, il corteo si è fermato in via Borrelli, davanti all’ex Municipio che fu sede del campo numero 1, dove alcuni giovani musicisti dell’IISS “Algeri Marino” [Roberto Di Paolo e Paolo Melchiorre al sax, Paolo Cappella, Davide Masciantonio Jacopo Nanni ed Emiliano Gentile alla tromba, Davide Di Cencio al clarinetto) hanno eseguito in versione strumentale, il brano “Beautiful that way” dalla colonna sonora del film “La vita è bella”.
Il cammino, poi, ha fatto tappa davanti alle Cantine di Palazzo Tilli e alla Palazzina della Memoria di Vico del Fiore, che furono sede dei campi d’internamento numero 2 e 3, dove i giovani Domenico Tilli e Raffaella Velmishi, in rappresentanza dell’Anpi, hanno letto alcune lettere scritte da Giacomo Nagler, internato nel campo di [mar_dx] Casoli e poi deportato e ucciso nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, della sua fidanzata Rita Rosani, partigiana e unica donna medaglia d’oro della Resistenza e della madre di quest’ultima.
“La storia dei campi di concentramento fascista di Casoli è memoria e futuro – ha affemato Piera Della Morgia – Dobbiamo trasmetterla ai giovani affinché ciò che è accaduto non si ripeta più”. “Il nostro faro deve essere l’articolo 3 della nostra Costituzione, importantissimo ma molto disatteso – ha aggiunto Antonella Allegrino leggendone il contenuto – Deve rappresentare il fondamento del nostro vivere civile, del nostro considerare ogni persona unica, con pari dignità rispetto all’altra. Abbiamo un riferimento solido nella figura della Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha visitato le cantine di Palazzo Tilli, il 25 aprile scorso. Abbiamo pensato di apporre una targa per ricordare il momento, che non ha rappresentato solo una presenza, ma il lascito di quei valori ai quali ognuno di noi dovrebbe esprimere adesione”. A conclusione della manifestazione, Antonella Allegrino ha scoperto la targa che riporta la seguente frase del Presidente Mattarella: “La Memoria, custodita e tramandata, è un antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato”.