“Con la recente ordinanza dell’11 gennaio 2019 il Consiglio di Stato ha rigettato la domanda della società Iguana volta alla sospensione della sentenza del T.A.R. di Pescara numero 138 del 2018, che aveva accolto il ricorso del Comune di Vasto contro l’autorizzazione rilasciata dalla Regione Abruzzo per realizzare, nella zona industriale di Vasto, un impianto sperimentale per la realizzazione e l’esercizio di un impianto per lo stoccaggio e recupero di rifiuti non pericolosi”. Lo comunica una nota del municipio.
“Si ricorda che il T.A.R. di Pescara aveva aderito alla tesi del comune, difeso nell’occasione dall’avvocato dell’ente Nicolino Zaccaria, ritenendo, anche in virtù del principio di precauzione, che la Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.) andasse attivata anche per gli interventi da realizzare nelle zone poste all’esterno del Sito di Interesse Comunitario ‘Punta Aderci-Punta della Penna’, e ribadendo che la fascia di protezione della Riserva Naturale di Punta Aderci è riserva a tutti gli effetti, dovendosi quindi richiedere anche il parere al suo Comitato di gestione.
Il Consiglio di Stato ha confermato la bontà della posizione del Comune, difeso anche in secondo grado dall’avvocato Zaccaria, ribadendo che, sebbene l’impianto in questione è collocato in area strettamente contigua al S.I.C., era comunque necessario sottoporre l’autorizzazione alla (V.Inc.A.), non essendo con assoluta certezza l’assenza di incidenze significative sul sito protetto; nell’autorizzazione regionale annullata non era stata approfondita la valutazione dell’effetto cumulativo dell’impianto con gli altri già esistenti in loco.
Il Consiglio di Stato, ha anche condannato la società che ha appellato la sentenza a pagare le spese legali”.
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