Suscitano le prime reazioni i particolari emersi durante il documentario di David Beriain sulla mafia albanese che indica Vasto come tappa italiana delle rotte della droga dal Paese dell’Adriatico [LEGGI].
Il sindaco Francesco Menna con un breve video su Facebook ha commentato così: “La notizia è alquanto inquietante. Ci siamo messi subito in relazione con i comandanti delle forze dell’ordine e con gli organi di giustizia che stanno lavorando in maniera intensiva su un problema che fa affrontato sin da subito con le dovute misure e dovute cautele. A loro va un grande ringraziamento da parte mia e da parte della città”.
Sull’argomento è intervenuta anche la deputata del Movimento 5 Stelle, Carmela Grippa: “Non può che destare preoccupazione quanto emerge dall’inchiesta del reporter spagnolo David Beriain che ho seguito personalmente. Quanto raccontato dall’ex esponente della camorra ora in Albania, che in loco giocherebbe un ruolo di coordinatore, non deve far abbassare la guardia su quanto di illegale avviene sul nostro territorio, nelle nostre acque e sulle nostre spiagge indicate proprio come il punto di approdo della droga nel centro Italia”.
“Appena eletta – continua – ho preparato una sintesi dello stato della criminalità nelle nostre zone inviandola alle autorità competenti affinché fosse posta maggiore attenzione sul tema del contrasto all’illegalità. Sono da diversi mesi in contatto con il ministero dell’Interno al quale ho segnalato il problema restando in attesa di soluzioni positive soprattutto per quel che riguarda un potenziamento delle piante organiche degli operatori delle forze dell’ordine. Dell’inchiesta ho anche informato il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra certa che sarà posta la dovuta attenzione sul tema delle mafie in Abruzzo in particolare sulla costa orientale che da sempre permette alle organizzazioni mafiose e criminali di sfruttarla come crocevia per i loro affari. Vasto è territorio a rischio sia per la sua vicinanza ad aree a più alta concentrazione malavitosa, sia per l’insediamento, in paesi del circondario, di esponenti della camorra per questo come voglio ricordare quanto emerso con le operazioni Histonium, Histonium2, Adriatico e Tramonto, con cui sono state sgominate diverse organizzazioni camorriste che per anni hanno imposto la loro presenza nel mercato del traffico/spaccio di stupefacenti con attentati, intimidazioni e violenze. Sostanze stupefacenti di nuova generazione prodotto delle moderne mafie”.