In una campagna elettorale in cui si parla davvero poco di programmi, progetti e futuro dell’Abruzzo, a Lanciano, il fulcro del contendere, anche dopo alcuni giorni, resta il mancato comizio in piazza Plebiscito del vice premier Matteo Salvini. E dopo le polemiche sui social, le parole del leader del Carroccio e la nota del sindaco, arriva anche la risposta della Lega locale, finora rimasta alla finestra ad ascoltare.
“Nella ricostruzione dei fatti riportata nel post di Pupillo su Facebook, si afferma che il sindaco avrebbe appreso da notizie di stampa, venerdì alle ore 14 della visita a Lanciano di Salvini e dell’intenzione di svolgere il comizio in piazza domenica pomeriggio. Tutto falso. – chiarisce la Lega – In realtà, il coordinamento cittadino della Lega ha ricevuto la notizia dell’arrivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini venerdì alle ore 12.30. E verso le ore 13 abbiamo contattato telefonicamente l’assessore alla Mobilità e Traffico la quale, correttamente, ci avvisava della tempistica ridotta a causa dell’impossibilità di poter evadere l’eventuale formale richiesta di occupazione del suolo pubblico”.
Pertanto, considerata l’esiguità del tempo a disposizione, i vertici del coordinamento regionale della Lega fanno sapere di aver provato a contattare telefonicamente il sindaco che avrebbe negato espressamente la possibilità di poter concedere piazza Plebiscito per il comizio di Salvini domenica pomeriggio poiché in ritardo con le autorizzazioni. “Nel tardo pomeriggio, infine, abbiamo fatto un ultimo disperato tentativo cercando parlarci direttamente in Comune, ma il sindaco Mario Pupillo rifiutava l’incontro poiché sprovvisti di appuntamento. E’ evidente, allora, – prosegue la nota della Lega – che non c’è stato un problema di comunicazione ma solo ed esclusivamente di volontà politica. Il sindaco afferma che l’iter autorizzativo sarebbe stato solo di competenza del Dirigente ma forse dimentica – affonda i responsabili locali del partito di Salvini – che l’art. 54 del T.U.E.L. stabilisce che quando a causa di circostanze straordinarie sussistono particolari necessità dell’utenza o per motivi di sicurezza urbana, il sindaco può adottare con atto motivato provvedimenti, anche contingibili ed urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. [mar_dx]
I responsabili della Lega affermano quindi che il sindaco avrebbe potuto riceverli, “comprendere davvero la situazione e favorire con ordinanza sindacale di occupazione del suolo pubblico l’arrivo a Lanciano di Matteo Salvini”.
“D’altronde, – prosegue la nota – la fattibilità della procedura di autorizzazione è stata confermata dal sindaco di Vasto che, pur nella medesima situazione, ha concesso un luogo pubblico per il comizio del Ministro dell’Interno. Non accettiamo lezioni di trasparenza, di correttezza amministrativa e di democrazia da un sindaco che si è messo nelle condizioni di non volerci ricevere e che utilizza il potere di ordinanza solo per chiudere gli istituti scolastici a causa della neve. – dicono ancora – Mario Pupillo avrebbe potuto accogliere il Ministro dell’Interno per rappresentargli le problematiche del territorio. Invece ha perso una preziosa opportunità per il nostro territorio, chiudendogli di fatto la porta”.