“Noi ci siamo”. Luigi Di Maio, ha salutato così i parenti delle 29 vittime. “Ho detto a papà Feniello di non pagare un euro. Ci manca giusto di essere multati per andare a portare i fiori al figlio. Se c’è una legge sbagliata, cambieremo questa legge”, ha raccontato Matteo Salvini, parlando della multa da 4mila 550 euro che Alessio Feniello, padre di Stefano, morto sotto le macerie, è stato condannato a pagare per aver violato i sigilli giudiziari per andare a portare dei fiori sul luogo della tragedia.
Entramci i vice premier hanno partecipato stamattina alla commemorazione a due anni esatti dalla valanga che travolse il resort di Farindola, uccidendo 29 persone.
L’Ansa riferisce le parole di Di Maio: “Dobbiamo fare giustizia perché è assurdo quello che è successo, anche quello che stiamo vedendo negli ultimi giorni. Noi siamo qui anche per far capire a quei signori da che parte stiamo. Da che parte sta lo Stato”.
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