Trent’anni di carriera per Gabriele Cirilli, abruzzese di Sulmona, che sta vivendo questo passaggio importante del suo percorso artistico nel modo a lui più congeniale: calcando i palchi dei teatri di tutta l’Italia con due spettacoli. C’è “Mi piace” , lo spettacolo di cui è unico protagonista e in cui attraversa tutte le sfaccettature del teatro comico, e il musical “La famiglia Addams”, in cui veste i panni di Gomez. Proprio con “Mi piace”, in una sua versione opportunamente riadattata, Cirilli sarà di scena a Vasto sabato 19 gennaio alla Ciucculella di Vasto Marina. Lo abbiamo sentito alla vigilia dell’appuntamento vastese.
In questi giorni hai parlato molto di questa tua tappa a Vasto.
Ci tengo molto perchè ho un ricordo particolarissimo della Ciucculella, luogo che, secondo me, potrebbe avere la stessa importanza che ha la Capannina sulla riviera tirrenica. Quando sei nei teatri con uno spettacolo non puoi tornare indietro ma questo è un locale storico e sono felice di condividere un programma degli eventi con artisti importanti che sono già stati qui.
Mi piace è uno spettacolo che parla del mondo dei social?
In parte. Innanzitutto parla dell’espressione “Mi piace”. La ripetiamo almeno una ventina di volte ogni giorno, da quando ci alziamo la mattina – “mi piace fare colazione con questo, mi piace questo vestito, mi piace la mia auto” -. È un po’ come sorridere, non ce ne accorgiamo ma sorridiamo tante volte al giorno. Da qui parte un percorso sul “mi piace”. Questo spettacolo, la cui regia è di Claudio Insegno, propone cose nuove, è costruito bene e ne sono molto contento.
Oltre al tuo “Mi piace” sei in scena con la famiglia Addams.
Sta avendo molto successo e un calendario bellissimo, sto facendo dei teatri importanti. Lì è un’altra cosa, faccio il capocomico attore con un gruppo strepitoso. Ho la possibilità di recitare, cantare e ballare.
[ads_dx]Per te l’Abruzzo è sempre la terra del cuore in cui continui a credere.
Non ho mai dubitato un attimo sull’Abruzzo come energia, come forza. Però ogni tanto bisogna capire che non ha la forza delle altre regioni. O meglio, la forza ce l’ha ma dobbiamo esprimerla. Ad esempio, per i toscani la Toscana fa tutto. Mentre per gli abruzzesi l’Abruzzo non è ancora una regione che ti coccola. Però secondo me ci si può arrivare proprio per il carattere e la forza che hanno gli abruzzesi.
Cosa ci manca? Forse, citando il tuo spettacolo, non ci piaciamo?
Nella nostra regione c’è tutto, però c’è una particolarità. Non si sopporta che il proprio vicino, il proprio amico, il proprio parente abbia successo. Invece si dovrebbe avere una competizione leale. Ha successo lui? Io devo fare in modo di avere lo stesso successo suo, non dire “mi dispiace”. Bisogna partire dal punto che se un abruzzese ha successo tutto l’Abruzzo può averlo.
A dicembre hai girato, con Cinzia Leone, uno spot per l’Abruzzo che ha avuto un ottimo successo [GUARDA].
Anche quello l’ho fatto per l’Abruzzo, completamente gratuito e regalato a una regione straordinaria. Vedremo se lo meriterà. Io mi dedico volentieri a questa terra, mi ha dato i natali anche se, ogni tanto, mi delude. Spero che ogni abruzzese capisca che, avendo delle qualità e mettendole al servizio dell’Abruzzo – non contro l’Abruzzo -, possiamo diventare una regione, anche se poco popolosa, forte come le altre.
Questo spettacolo segna il giro di boa dei 30 anni di carriera. Come ti proietti nel futuro?
Se mi dici proietti penso a Gigi Proietti, con cui ho iniziato la mia formazione. Sono 30 anni che faccio il mazzo – e uso questo termine a significare il grande impegno che c’è – , però lo faccio volentieri. Per avere delle soddisfazioni è così ma lo faccio per una passione ed è giusto così. Spero ce ne siano altri anni. Non nego nulla, sono felice di aver fatto per 30 anni quello che mi piace – e lo vedi che torna il mi piace -. Spero ci siano tanti altri anni così.
Hai qualche desiderio per il futuro?
Sinceramente sto facendo tutto quello che mi piace. Ci sono sempre cose da realizzare ma per adesso sono davvero contento così.
In tempi complicati – se non difficili – quanto può essere importante approcciarsi alla vita con il sorriso?
Far ridere è una grande dote, è difficilissimo e spero di poterci riuscire per tanto tempo perchè vuol dire che c’è il gradimento delle persone.