Dopo l’uscita del libro L’era delle onde gravitazionali (Aracne Editrice, giugno 2018), è in libreria il nuovo libro di Andrea Simoncelli che tenta di gettare un po’ di luce sul “lato oscuro dell’universo”. Andrea Simoncelli è docente di matematica e scienze presso l’Istituto Comprensivo G. Rossetti a Vasto. Nel 2002 ha conseguito la laurea in Astronomia presso l’Università di Bologna. Dopo aver trascorso un periodo di ricerca presso l’Osservatorio Astronomico di Trieste e poi in quello di Brera, nella sede di Merate, ha ottenuto nel 2007 l’abilitazione all’insegnamento all’Università di Modena e Reggio Emilia.
In questo ultimo testo, Simoncelli, storico collaboratore delle riviste Le Stelle, Nuovo Orione e il Giornale di Astronomia, sono affrontate molte delle tematiche dell’astrofisica e cosmologia dei giorni nostri. Il testo, dal titolo appunto Il lato oscuro dell’universo, è edito da PM Edizioni.
La riflessione di Simoncelli, nella sua introduzione “Tra luce e buio”, è sbalorditiva! L’uomo oggi, così come il suo antenato primitivo, seppure avendo compiuto un enorme progresso in astronomia, è in grado di percepire solo una piccola parte di ciò che costituisce l’universo. Appena il 4,9% della materia/energia presente nel cosmo è materia ordinaria, quella di cui siamo fatti noi, i pianeti, le stelle e le galassie.
Il resto è “oscuro”. Per essere più precisi il 26,8% è una forma sconosciuta di materia, detta materia oscura perché non emette e non assorbe radiazione elettromagnetica potenzialmente “osservabile” con i nostri strumenti (ecco il significato di “oscura”). Interagisce pochissimo con gli atomi della materia ordinaria ed è così strana da non trovare posto, per intenderci, all’interno della tavola periodica di Mendeleev, quella degli elementi chimici. Questa idea è emersa osservando la velocità di rotazione nelle regioni esterne delle galassie, che resta abbastanza costante da una certa distanza in poi dal centro della galassia, mentre se la distribuzione della materia fosse ben rappresentata da quella della luminosità osservata dovrebbe invece diminuire. Anche su scale maggiori, per poter interpretare i moti delle galassie negli ammassi, occorre ipotizzare la presenza di materia non visibile.
[ads_dx]Il restante 68,3%, dunque la componente predominante, è l’enigmatica energia oscura; qui l’aggettivo “oscura” è una sostanziale ammissione di quanto poco ne sappiamo in merito alla sua natura! Chiariamo sin da ora che l’energia oscura non ha nulla a che vedere con la materia oscura. Si tratta di entità e fenomeni completamente differenti e non delle due facce di una stessa moneta (insomma condividono solo l’aggettivo “oscura”, con significati differenti). Nel 1998 le osservazioni di supernove mostrarono che l’espansione dell’universo non decelera bensì, sorprendentemente, accelera. I cosmologi chiamano energia oscura (in inglese, dark energy) una forma misteriosa di energia la cui esistenza viene supposta proprio per spiegare l’attuale accelerazione nell’espansione dell cosmo.
Nel libro l’autore presenta sia lo stato attuale della comprensione teorica dell’argomento sia il panorama della ricerca sperimentale, con uno sguardo al futuro. Il lettore può quindi scoprire quali sono le evidenze osservative che inevitabilmente conducono all’esistenza sia della materia oscura sia dell’energia oscura. In seguito sono riportati i più importanti esperimenti compiuti negli acceleratori di particelle, nello spazio, nei laboratori sotterranei, oppure utilizzando il ghiaccio e il mare, che tengono impegnati le menti più brillanti di tutto il mondo per comprendere la natura della materia ed energia oscura.
Simoncelli prova così a svelare, almeno in parte, il “lato oscuro dell’universo” iniziando proprio da quei corpi celesti che esercitano un grande fascino anche tra i non addetti ai lavori ma che, per la loro stessa definizione (che sarà però chiarita nel testo), non sono esplorabili in maniera diretta: i buchi neri. O meglio, non lo erano direttamente fino a quando, nel settembre 2015, gli interferometri gemelli Advanced LIGO, negli Stati Uniti, hanno rivelato le onde gravitazionali prodotte nella collisione di due buchi neri (argomento trattato con cura e dettaglio nel primo libro dell’autore).
Dopo aver incontrato i buchi neri e le onde gravitazionali, l’autore presenta una panoramica sull’universo “polveroso” per poi addentrarsi nei misteri della sfuggente materia oscura e dell’intrigante energia oscura. Per poterle meglio comprende l’autore ha ritenuto opportuno, prima della loro presentazione, trattare, in un “Intermezzo”, il modello cosmologico del Big Bang che sembra oggi ben descrivere l’universo nel suo complesso e, soprattutto, descrivere la radiazione cosmica di fondo, il cui studio accurato e completo permette di conoscere tante proprietà del cosmo.
Il lato oscuro dell’universo si avvale di un linguaggio semplice, alla portata di tutti ed è anche corredato con numerosi box di approfondimento che raccolgono informazioni su alcuni degli argomenti trattati nel testo. Inoltre sono presenti numerose immagini e utili grafici, che favoriscono la comprensione, ed è aggiornato con le scoperte più recenti compiute nelle tematiche trattate. In definitiva costituisce un’ottima e consigliabile introduzione alla materia oscura ed energia oscura.