“Si ricolleghi il citato percorso ciclabile, lasciato in abbandono, con il tracciato della Via Verde della Costa dei Trabocchi in corso di realizzazione”. La proposta è dei consiglieri comunali di Vasto Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Alessandro d’Elisa (gruppo misto), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia), Francesco Prospero (Fratelli d’Italia).
“Abbiamo ascoltato con una certa meraviglia – polemizzano gli esponenti di centrodestra e liste civiche – la sequela delle affermazioni di aggiornamento del programma di fine legislatura del sindaco Menna.
In particolare abbiamo preso atto che – a suo parere – non rientra tra le priorità dell’amministrazione comunale di Vasto la risistemazione e la manutenzione della pista ciclabile del Vallone Lebba.
Forse nel maldestro tentativo di prendere le distanze dal costoso gioiello, lasciato alla città dal suo predecessore Lapenna, che si è nel frattempo trasformato in una vera e propria pericolosa discarica a cielo aperto, Menna conferma la incapacità della azione della sua Giunta in materia di salvaguardia e di tutela del patrimonio ambientale e delle infrastrutture cittadine.
Non basta aver impiegato quasi tre anni e migliaia di euro dei vastesi, senza riuscire ancora a capire se abbattere o se ricostruire l’asilo Carlo Della Penna ma – addirittura – ci si propone di differire a chissà quando l’avvio di una seria operazione di valorizzazione dei percorsi cicloviari esistenti sul territorio.
[mic_dx] Noi crediamo che vada rilanciata immediatamente questa azione di recupero della pista ciclabile della Lebba, per consentire che sportivi e ciclisti la utilizzino al meglio e per non rendere vano l’esito di un imponente finanziamento pubblico, con insorgenza di possibile danno erariale.
Proponiamo quindi che si ricolleghi il percorso ciclabile, lasciato in abbandono, con il tracciato della Via Verde dell’Adriatico in corso di realizzazione, ed utilizzando allo scopo una modesta variazione del tracciato non ancora definito nella zona nord dell’abitato di Vasto. Intersecando i ciclotracciati sul vallone Lebba o sul vallone Apricino, potrebbe essere realizzata una pista di grande valenza naturalistica, turistica ed ambientale.che renderebbe disponibile una ciclovia che si diparte dal centro della nostra città e che potrebbe direttamente collegare la pregevole zona della Riserva di Punta Aderci.
Proponiamo quindi che vengano utilizzati, almeno in parte, i due famosi milioni di euro concessi dal Ministero dell’Ambiente e depositati presso le casse comunali, tramite il patto territoriale Trigno Sinello, e lasciati a dormire da quasi tre anni, con un progetto sconosciuto ed in attesa della improbabile realizzazione – tra l’altro – di un fantasioso osservatorio astronomico”.