Al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, esporranno le ragioni per cui chiedono di non sopprimere i tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona. I rappresentanti degli avvocati e il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, saranno domani in trasferta a Roma. A nome della Commissione regionale per i tribunali, saliranno al dicastero di via Arenula per ribadire, dati alla mano, che sarebbe un errore chiudere tutti i palazzi di giustizia delle città non capoluogo. E per avanzare una proposta alternativa all’accorpamento ai tribunali provinciali, deciso con la riforma del 2012 e rimandato al 2021 attraverso tre proroghe, l’ultima delle quali approvata a dicembre.
“Ci aspettiamo – è l’auspicio del presidente dell’Ordine forense di Vasto, Vittorio Melone – che ci venga data la possibilità di condividere il lavoro svolto dalla Commissione. Il presidente del Consiglio regionale, Di Pangrazio, l’11 dicembre scorso, nell’incontro al Ministero della Giustizia sui futuri Uffici di prossimità, ha depositato la documentazione frutto del lavoro della Commissione e chiesto un incontro, fissato appunto per domani, 10 gennaio. Vogliamo di presentare questo lavoro per dimostrare che il nostro non è campanilismo, ma la permanenza dei tribunali è giustificata dai dati. Il ministro Bonafede è stato chiaro: i palazzi di giustizia già chiusi rimarranno chiusi. C’è spazio, però, per rivedere alcune situazioni riguardanti le isole, la distanza tra i tribunali accorpati e quelli accorpanti e le infiltrazioni della criminalità organizzata sul territorio.
[mic_dx] La sede giudiziaria di Vasto corrisponde perfettamente agli ultimi due parametri. Non dimentichiamo che è stata l’Unione europea a stabilire che, quando la distanza tra il cittadino e la sede giudiziaria è eccessiva, non c’è giustizia. Inoltre, va aggiunto che, in termini di spending review, il tribunale di Vasto è in attivo: produce 100mila euro l’anno in più di ciò che costa. Questo avviene tramite il recupero di spese e denaro attraverso le procedure esecutive. All’incontro parteciperò insieme a Di Pangrazio e ai rappresentanti degli altri Ordini forensi di Lanciano, Avezzano e Sulmona, Silvana Vassalli, Franco Colucci e Piercarlo Cirilli. Il Ministero ha consultato anche presidente e procuratore generale della Corte d’Appello dell’Aquila. Nell’incontro, rappresenteremo anche l’assoluta necessità di riapertura delle piante organiche dei tribunali, vista la drammatica carenza di personale amministrativo“.