Saranno inaugurate il prossimo 13 gennaio le prime tre aule realizzate della nuova scuola a Maganasse, villaggio a 200 km a sud ovest da Addis Abeba, in Etiopia, sorta grazie all’impegno di Progetto Etiopia Onlus – Lanciano.
Ma non è solo questo il motivo del viaggio che domani porterà di nuovo Angelo Rosato, insieme ad altri 8 volontari in Etiopia per controllare e dare vita ai progetti della onlus.
Insieme al neurologo Maurizio Maddestra, al pediatra Valerio Flacco ed alle due infermiere professionali Basile e Di Fazio, partirà infatti il Progetto Sanità. “Questa volta, in Etiopia porteremo un elettrocardiografo e – spiega Angelo Rosato – grazie all’aiuto dei nostri medici ed infermieri, faremo un corso di formazione per insegnare ad usarlo a chi vive lì e così poterlo utilizzare quando è necessario”.
Il 13 saranno poi inaugurate le prime tre aule della scuola di Maganasse dove verranno apposte due targhe, una con il nome di Progetto Etiopia Onlus e l’altra per ricordare Luciano e Silvana, i due coniugi scomparsi nella tragedia di Rigopiano. “Luciano e Silvana erano due soci molto attivi – commenta Rosato – per cui ci sembrava giusto portare il loro nome in una delle aule della scuola realizzata anche grazie al loro contributo”. La scuola però non è conclusa. Per la struttura saranno infatti realizzate altre tre aule per un totale di circa 300 mq che, una volta terminati i lavori, potranno ospitare oltre 300 bambini.
“Grazie ad un protocollo d’intesa firmato con la Ong ASES e con la CIA Abruzzo, proseguirà inoltre lo studio di fattibilità per la costruzione di un pozzo per la popolazione dei Gumuz che, a tutt’oggi, non hanno ancora l’acqua potabile”, conclude Angelo Rosato.
Insomma, i volontari di Progetto Etiopia Onlus – Lanciano hanno di fronte 10 giorni di intensi lavori e incontri per non far fermare la macchina della onlus e lasciare un pezzo di Lanciano anche tra i villaggi africani.