“Se mi viene imposto qualcosa di contrario alla mia coscienza, come rifiutare aiuto a famiglie intere in balia del mare da giorni, l’obiezione di coscienza è giustificata”. È la presa di posizione dell’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, sulla questione migranti.
Monsignor Forte dice la sua in un’intervista al Corriere della Sera: “C’è un primato della coscienza che esige solidarietà verso i più deboli” [LEGGI].
Alla domanda di Gian Guido Vecchi in merito al decreto sicurezza, il membro del Consiglio permanente della Cei risponde: “Qui ci sono due piani. Uno pubblico: una legge dello Stato va rispettata; se sbagliata, come molti ritengono sia in vari punti, l’unica possibilità di cambiarla è il ricorso alla Consulta. Poi c’è il discorso etico, e su questo non c’è legge umana che tenga: se – afferma Forte – mi viene imposto qualcosa di contrario alla mia coscienza come rifiutare aiuto a famiglie intere in balia del mare da giorni, l’obiezione di coscienza è giustificata”.