L’appuntamento è per domani a mezzogiorno. Per trovare una soluzione che garantisca un futuro tranquillo alla Autoservizi Cerella srl e ai 60 lavoratori, attorno al tavolo della Prefettura di Chieti si ritroveranno, faccia a faccia, i rappresentanti sindacali dei dipendenti della storica compagnia di trasporti del Vastese e i vertici regionali del settore.
A Natale, sui social network, è circolato un sarcastico necrologio sui mancati pagamenti.
“Confidiamo – è l’auspicio di Paolo Sallese della Filt-Cgil – che la situazione stipendi sia destinata a sbloccarsi prima del 31 dicembre, vista la delibera di ricapitalizzazione, per la cifra di 500mila euro, del socio di maggioranza, la Tua spa, la società di trasporti unici abruzzesi. Ad oggi, non abbiamo notizie sulle intenzioni dei soci privati. In ogni caso, nel giro di qualche giorno, dovremmo ricevere gli stipendi.
Noi della Filt-Cgil, che abbiamo proclamato lo stato di agitazione, passo precedente all’indizione dello sciopero, domani avremo un incontro a Chieti convocato dal prefetto, Giacomo Barbato. Ci ritroveremo a confrontarci con i vertici della Tua e della Cerella e anche con i rappresentanti della Regione. Diremo chiaramente che, con l’attuale dirigenza, questa società non ha futuro. I 500mila euro di ricapitalizzazione sono soldi pubblici, pagati dai cittadini abruzzesi.
Chiederemo, inoltre, in che modo la Tua intenda risolvere i problemi della Cerella che, spesso, assume decisioni non in linea con le linee direttive della casa madre. Ai vertici della Regione e di Tua chiederemo se questa azienda diventerà al 100% pubblica, soprattutto in considerazione del fatto che la maggior parte delle linee di Cerella Autoservizi spa viene esercitata nelle aree interne e montane, dove l’incasso proveniente dalla vendita dei biglietti è esiguo e, di conseguenza, non remunerativo per un’impresa privata. Per questo, al fine di garantire un servizio indispensabile per tanti pendolari, soprattutto ai ragazzi che devono raggiungere le scuole di Vasto, il servizio deve essere interamente pubblico”.