Superata quota 2mila firme. Si fa sempre più consistente la fetta di popolazione che, nel Vastese, chiede “interventi di controllo della popolazione di ungulati”. Ad aver avviato, ormai da mesi, la raccolta di firme per chiedere l’abbattimento controllato dei cinghiali in sovrannumero, che causano incidenti stradali e danni ingenti alle colture, è l’associazione Terre di Punta Aderci.
“Siamo delusi – è la critica del presidente del sodalizio, Michele Bosco – dalle associazioni di categoria del settore agricolo e dalla politica, che fino ad ora non hanno fatto niente di rilevante per risolvere il problema. Visto che si avvicinano le elezioni regionali, inviteremo i candidati governatori a un incontro in cui chiederemo loro cosa vogliono fare. Nessuno prende le difese della parte lesa, ossia gli automobilisti e gli agricoltori. Siamo andati al mercato coperto di Santa Chiara, nel centro storico di Vasto, e abbiamo trovato ortolani disperati, che hanno immediatamente firmato la petizione”.
“Sabato 22 dicembre – si legge in una nota di Terre di Punta Aderci – l’associazione si è ritrovata con un importante appuntamento natalizio in piazzaPudente a Vasto. Ad oggi, in occasione di eventi a Vasto e nei comuni limitrofi, sono state raccolte oltre 2000 firme, grazie anche alla proficua collaborazione delle amministrazioni comunali di Vasto, Pollutri, Casalbordino e Torino di Sangro, i cui cittadini chiedono ad unanime voce la urgente e tempestiva azione da parte delle autorità competenti nella gestione dei cinghiali. Si tratta di un tema sentito dalla popolazione e spesso, purtroppo, utilizzato a fini politici e propagandistici, ma mai realmente affrontato. L’associazione Terre di punta Aderci, ricostituita nello scorso mese di maggio, tra le sue varie attività ha deciso di sposare questa causa, facendosi portavoce dei timori e del malcontento della popolazione, sempre più preoccupata per la massiccia e incontrollata presenza di ungulati sul territorio”.