Si rafforzano in questo periodo i controlli della Guardia Costiera sui prodotti ittici. “Il dispositivo operativo messo in campo a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera – che si articola attraverso i Centri di Controllo Area Pesca distribuiti capillarmente nei 15 Comandi regionali – ha già permesso nel solo periodo decorso dell’operazione la contestazione di oltre 700 sanzioni penali e amministrative, il sequestro di oltre 80 tonnellate di prodotto ittico non conforme per un importo delle sanzioni di circa 1,5 milione di euro, nonché l’esecuzione di 7 ordinanze di custodia cautelare”.
Nell’area della Direzione Marittima di Pescara “sono stati infatti già eseguiti circa 500 controlli in totale(in mare, nei punti di sbarco, nei mercati, nella grande distribuzione, in 43 ristoranti e 53 pescherie), a seguito dei quali sono state elevate 60 sanzioni per un totale di €.124.000 e sequestrate circa 44 quintali di prodotto ittico illegale”. Ad entrare in azione sono stati gli uomini dei presidi locali della Guardia Costiera.
Le violazioni principali hanno riguardato la mancanza di etichettatura o di documenti attestanti la tracciabilità del prodotto, ma anche carenze nell’applicazione del pacchetto igiene e HACCP, oltre che la perpetrazione della frode in commercio.
[ads_dx]A Casalbordino sono stati effettuati controlli “presso una ditta autorizzata al commercio all’ingrosso di prodotti ittici – riferisce una nota della Capitaneria di Pescara -; in occasione dei controlli sui sacchetti di vongole (chamelea gallina) pronti per essere distribuiti nei punti vendita è stato accertato che l’etichettatura che era stata apposta riportava una data di confezionamento successiva alla data del controllo. Sono stati, quindi, sequestrati così 1.640 chilogrammi di molluschi e deferiti all’Autorità Giudiziaria, per frode in commercio, i responsabili”.
Sull’autostrada A25 “sono stai fermati e controllati 2 camion frigo a bordo dei quali sono stati trovati circa 1.600 chilogrammi di vongole e lumachine di mare, opportunamente occultate sul fondo, anch’esse insacchettate ed etichettate con date successive a quella del controllo. Pure in questo caso il prodotto è stato sequestrato e 5 soggetti sono stati differiti all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio”.
“Queste condotte illecite – riferiscono dalla Direzione Marittima – sono finalizzate ad ingannare i consumatori, sempre più attenti a ciò che acquistano ed informati sulle corrette modalità di vendita, inducendoli a comperare un prodotto non fresco alterando le date di confezionamento e configurano un grave illecito, potenzialmente molto pericoloso per il consumo umano”.