“Questo non è il consiglio comunale di Vasto che può esprimere opinioni sull’argomento, noi siamo chiamati a esprimerci dopo aver letto pagina per pagina e parola per parola i documenti”.
Così il sindaco di Cupello, Manuele Marcovecchio, stamattina ha risposto al consigliere d’opposizione Camillo D’Amico (Il Cambiamento) che chiedeva all’intera assise civica “un No a prescindere riguardo il progetto di maxi discarica presentato dalla Cupello Ambiente” dopo aver ricordato i rischi e le perplessità sull’invaso [LEGGI]. Il No a prescindere diventerà il tormentone della seduta citato più volte da Marcovecchio come posizione non sostenibile dall’organo.
Per la prima volta – se si esclude l’accenno di qualche giorno fa fatto in occasione della presentazione della propria candidatura alla Regione Abruzzo con la Lega [LEGGI] – il primo cittadino cupellese affronta per la prima volta pubblicamente l’argomento che da alcuni mesi tiene banco nel territorio.
In sintesi Marcovecchio dice che bisognerà ancora studiare tutti i documenti per esprimere la posizione ufficiale dell’ente (l’autorizzazione finale passa comunque dal comitato Via regionale) anche perché “rischieremmo azioni risarcitorie da parte della società con un No basato sul nulla”.
[ant_dx]”ECCO CHE HO FATTO” – Nei mesi scorsi Marcovecchio è stato tirato dalla giacchetta più volte e da più parti (da colleghi sindaci, opinione pubblica ecc.) e stamattina ha cercato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Il sindaco assente – dice riferendosi a se stesso – non è vero che non ha fatto niente. Abbiamo convocato un tavolo con la società, il Civeta e altri interlocutori [LEGGI] ma non l’abbiamo fatto sulla stampa a differenza di tanti altri. La puzza? C’era bisogno della stampa per sapere che il compost puzza? Lo zio della presidente del consiglio Valentina Fitti abita a 300 metri dal Civeta… Il sindaco assente insieme ad altri ha preso il treno ed è andato a vedere gli impianti della Ladurner, l’azienda che produrrà biometano in Valle Cena e che abbatterà gran parte del problema”.
Il riferimento è al biodigestore per il quale a settembre sono stati consegnati i lavori [LEGGI]. Il biometano qui prodotto, secondo quanto annunciato dal commissario Franco Gerardini, potrà essere usato anche dalle automobili predisposte degli enti pubblici.
Infine, lo sfogo finale: “Prendete appunti, io non sono a libro paga di nessuno e non esistono partiti della monnezza. Il mio ruolo è difendere la comunità, per questo ringrazio anche il comitato che ha preso a cuore l’argomento. Su questo tema non faccio il candidato, non rincorrerò annunci e promesse”.
Il sindaco ha poi presentato un emendamento alla proposta di D’Amico (il No dell’assise civica) “per avviare un un percorso con la comunità, con il comitato e con tutte le altre associazioni” che è stato approvato all’unanimità (il consigliere de Il Cambiamento aveva ritirato precedentemente la propria proposta).
L’AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA – Di recente il Comune ha concesso alla Cupello Ambiente l’autorizzazione paesaggistica [LEGGI] facendo proprio il parere della Soprintendenza. Fatto, questo, che ha suscitato una nuova levata di scudi da più parti, anche nella vicina Vasto dove i rappresentanti del centrodestra hanno chiesto un consiglio comunale su Civeta e progetti di discariche in itinere.
Su tale punto Marcovecchio ha affermato: “L’autorizzazione la dà l’ufficio tecnico anche sulla base del parere della Soprintendenza. Parliamo della Soprintendenza che, per quanto le compete, probabilmente avrà constatato che in Valle Cena non ci sono i Bronzi di Riace o particolari beni culturali da preservare. Per quanto riguarda la salute, ci sono altri enti che devono esprimersi”.
LA CONTINUITÀ INDUSTRIALE DEL CIVETA – L’ex sindaco Angelo Pollutri si è detto “Favorevole alla continuità industriale del Civeta”, bacchettando il suo successore e D’Amico: “Vi siete fatti prendere in castagna su questo argomento. C’è una tensione elettorale (il riferimento è anche alle Amministrative della prossima primavera, nda) che inquina la discussione. Chi cerca consenso non tocchi questo argomento”.
L’esponente Pd ha poi difeso il Civeta che “non è possibile definire discarica, è un polo tecnologico all’avanguardia in Italia. Non c’è un problema, di 4ª, 5ª, 6ª vasca, ma immaginate la fine del ciclo produttivo dell’impianto? A Mazzocca non è mai interessato nulla del Civeta. Io sono per la prospettiva occupazionale insieme alla tutela dell’Ambiente; ho fede negli enti preposti. Continuerò a difendere il Civeta perché ci permette di pagare le tariffe più basse d’Italia”.
In buona sostanza, quindi, tutto è congelato al momento fino alla presentazione delle integrazioni da parte della società di Rocco Bonassisa. La Cupello Ambiente ha chiesto e ottenuto la sospensiva dell’iter e il comitato Via ha fissato al 25 marzo 2019 la nuova scadenza.
Nel frattempo, il Comune – dopo la presentazione dell’attuale progetto nel mese di maggio – “avvierà un percorso con la cittadinanza” come assicurato da Marcovecchio.