Mezzo milione di euro di aumento di capitale per la Tua (che ne detiene il 51%) per permette alla Cerella di pagare gli stipendi e le tredicesime dei propri dipendenti. È quanto previsto dalla delibera di giunta della Regione Abruzzo di sabato scorso e messa sul tavolo di stamattina di fronte a lavoratori e sindacati (Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal) che avevano annunciato il presidio a Pescara.
Le maestranze e alcuni dei dipendenti della società di autotrasporti hanno incontrato il presidente vicario Giovanni Lolli e il consigliere con delega ai Trasporti Maurizio Di Nicola. “Con l’aumento di capitale – dice Alessandro Di Naccio della Fit Cisl a zonalocale.it – sarà possibile non solo pagare i lavoratori, ma rassicurare anche i fornitori visto che ultimamente era un problema anche rifornirsi di carburante. Il 19 dicembre si terrà l’assemblea dei soci della Tua, poi, il 27, toccherà a Cerella”.
Tutto risolto? No, per il sindacalista della Fit Cisl sul tavolo restano, insolute, due questioni che dovranno essere affrontate per garantire un futuro sereno della ditta di autotrasporti. “Innanzitutto, il rimborso chilometrico da parte della Regione che ora è di 1,55 euro a chilometro e chiediamo venga portato a 1,67 euro. Poi c’è la gestione dell’azienda della quale non possiamo dirci soddisfatti. Basti pensare alla vicenda della causa intentata contro la Regione che ha messo in ginocchio la società”.
[ant_dx]LA REGIONE – Parlano di “una schiarita” nella vertenza Lolli e Di Nicola. “Si tratta – dice Lolli in un comunicato – di una proposta che dovrà essere negoziata con gli altri soci privati ma che è stata motivata da ragioni sociali legate da un lato al rischio di interruzione di un servizio essenziale e dall’altro alla difficile situazione in cui si verrebbero a trovare i lavoratori. Se la Regione non avesse deciso di intervenire con uno stanziamento di risorse in favore di TUA, la società Cerella sarebbe sicuramente fallita. Circostanza che, secondo quanto ha riferito lo steso Lolli, avrebbe determinato per le casse regionali un danno erariale maggiore in quanto la Regione risulta creditrice, al pari di TUA, nei confronti della società Cerella di una somma rilevante. La vicenda giudiziaria farà il suo corso, ma intanto abbiamo deciso di legare questa nostra iniziativa alla richiesta di un piano industriale che chiarisca bene quali siano le prospettive dell’azienda che, comunque, è sana ed in grado di stare a pieno titolo sul mercato”.