La maxi discarica, su cui preferisce non prendere posizione, perchè “è troppo presto, ci sarà un iter lungo”. Le strade. La sanità. La sicurezza.
Manuele Marcovecchio ha raccontato se stesso, il suo percorso politico, i motivi della scelta di aderire alla Lega e candidarsi alle regionali con il Carroccio.
Ieri sera, a Vasto Marina, il sindaco di Cupello ha avviato ufficialmente la sua campagna elettorale con una sorta di talk-show cui hanno assistito suoi concittadini, elettori della Lega e rappresentanti locali del partito di Salvini.
LE DOMANDE DI ZONALOCALE – Marcovecchio, pronto a lasciare Cupello per andare in Regione?
“Pronti. Siamo in pista. Abbiamo iniziato con questa bellissima serata con tanti amici, tanto affetto. Siamo pronti per iniziare questa avventura, che ci porterà dritti al 10 febbraio”.
In questi giorni, tiene banco la vicenda della possibile maxi discarica di Cupello. Qual è la sua posizione e quando si farà il Consiglio comunale sulla questione?
“Il Consiglio comunale si farà lunedì, ma secondo me è un Consiglio comunale ancora prematuro. L’opposizione ha voluto portare il dibattito all’interno dell’aula, ma non sono ancora maturi i tempi per poter esprimere un parere. Dobbiamo aspettare tutta una serie di risposte, integrazioni, documentazioni. Siamo all’inizio di un iter autorizzativo che quando verrà verrà. Credo che qualcuno su questo tema voglia costruire una polemica elettorale, ma da sindaco devo avere questo ruolo e mantenere un profilo istituzionale sulla questione”.
Qualcuno ha storto il naso vedendola in fascia tricolore a Roma in occasione della manifestazione nazionale della Lega. Chi rappresentava in quella circostanza: il Comune di Cupello o Manuele Marcovecchio?
“C’erano altri cinquanta sindaci con me sul palco. Vicino a me c’era il ministro Salvini, che aveva chiesto questo gesto di solidarietà verso la sua azione di governo io ho ritenuto di farlo”.
Perché i cittadini dovrebbero scegliere lei?
“In questo momento c’è bisogno di uno che questo territorio lo prenda in mano e lo rappresenti alla Regione. Ho maturato un percorso politico, non ho mai fatto cose che non sentivo di poter fare e sento di essere adeguato a fare ciò. I cittadini decideranno se toccherà a me, oppure no”.
I TEMI DELLA SERATA – L’incontro pubblico, cui hanno assistito oltre 300 persone, è iniziato con le interviste sul palco alla consigliera comunale leghista di Vasto, Alessandra Cappa, alla presidente del Consiglio comunale di Cupello, Valentina Fitti, e con la proiezione di un filmato registrato a Cupello tra cittadini che sostengono la candidatura di Marcovecchio.
[mic_dx] Poi è arrivato il momento del sindaco. Ha iniziato raccontando se stesso: “Il mio è un impegno politico che dura da vent’anni, iniziato candidandomi in un partito come Forza Italia, che all’epoca rappresentava il condensato di tutte le istanze della politica moderata che veniva da quella cultura della moderazione propria di un grande partito della storia, che era quello della Democrazia Cristiana. Poi c’è stata, secondo me, una grande speranza: è stata il Popolo della libertà, al quale ho aderito con grande entusiasmo e col quale mi sono candidato anche due volte nell’amministrazione comunale di Vasto. Poi questo grande movimento politico è sfumato, così come è sfumata anche l’idea di esso. Da allora, non ho avuto più tessere, non ho trovato più quell’entusiasmo nel riconoscermi fino in fondo in un partito.
Poi è arrivata la Lega, sono arrivati gli amici, sono arrivate nuove istanze, poi è cambiato un po’ anche il mondo, non solo il quadro politico italiano, uno schema che non esiste più, che è quello centrodestra-centrosinistra. Piano piano, non senza tormento, non senza riflessioni notturne, non senza lunghe passeggiate, ho cercato di comprendere se per me si dovesse chiudere una stagione politica e se ne dovesse aprire un’altra e, quindi, ho fatto la scelta di aderire a un movimento che ha dei valori comuni ai miei. E’ nato un altro movimento, un grosso movimento pluralista, la Lega è già diventata un’altra cosa, ha cambiato pelle. La cornice si è allargata molto attorno a un leader che ha una grande empatia con la gente, che dice delle cose chiare, ordinate, condivisibili. E’ nata una nuova Lega. Adesso, come dice Alessandra Cappa, dobbiamo fare i leghisti.
I valori che mi hanno spinto a scegliere il partito di Salvini? L’identità nazionale, il rapporto gestito finalmente in maniera chiara e ferma con l’Unione Europea (non abbassiamo la testa di fronte ai Paesi che hanno dominato l’Europa in questi anni dal punto di vista economico), la sicurezza, su cui è arrivato finalmente un decreto che protegge l’aggredito e non più l’aggressore, e un partito che ha posto finalmente al centro la questione della gestione del fenomeno dei migranti”.
Sulla viabilità interna e, in particolare, sulla messa in sicurezza della statale 650 Trignina, su cui sono morti tanti automobilisti, “promesse zero, impegni tanti. Magari aprire un percorso per il raddoppio di quell’arteria importantissima. Una sfida bella. Ogni cammino inizia con il primo passo, chissà se su questo riuscirà il prossimo governo regionale ad aprire una fase di studio e poi una fase di realizzazione”.
Parteciperà oggi pomeriggio alla manifestazione che il Comitato per la difesa dell’ospedale di Vasto ha organizzato al Politeama Ruzzi. “Oggi sul tema della sanità accusiamo un momento di grande paura, perché il diritto alla salute deve assolutamente orientare l’azione amministrativa. Noi, in questo territorio, siamo stati abbandonati, è la cosa che mi preoccupa d più. Ci vuole la gente che rivendica il diritto alla salute, ci vuole la gente che si rende conto che qui abbiamo dei problemi molto seri. Ciò che più mi stupisce è il negazionismo della classe dirigente regionale rispetto a questi problemi”.