Dunque, secondo chi ritiene di poter fare la morale agli altri, questo giornale che leggi tutti i giorni insieme a decine di migliaia di persone avrebbe “ricevuto 8mila euro l’anno dall’amministrazione Lapenna”.
La sentenza di primo e ultimo grado è stata proclamata da Ivo Menna in un comizio di qualche giorno fa. Nulla di più falso.
Zonalocale, lo chiariamo a scanso di equivoci, non ha “ricevuto 8mila euro l’anno dall’amministrazione Lapenna”, come erroneamente ha urlato a squarciagola in piazza Diomede chi oggi dovrebbe sentire il dovere di rivolgerci pubbliche scuse.
“Come rappresentante della Studioware che edita il giornale – dice Renato De Ficis – grazie a questa campagna del fango, colgo serenamente l’occasione di ricordare i motivi per cui 7 anni fa ho accettato una nuova sfida insieme al direttore Michele D’Annunzio e al giornalista Giuseppe Ritucci: un giornalismo professionale e onesto intellettualmente, libero da interessi di parte ed equidistante dalla politica partitica. Un’informazione al passo con le ultime tecnologie informatiche, al servizio del cittadino, che possa contribuire a migliorare culturalmente e concretamente il territorio su cui insiste. Questo è l’obiettivo che ci si è posti fin dall’inizio. E, proprio coerentemente con questa visione, nel 2015 c’è stato un ‘rapporto commerciale’ tra il Comune di Vasto e l’editore. Forse questo è lo spunto della calunnia, dunque rendiamo tutto (nuovamente) trasparente.
Vasto – racconta Renato De Ficis – aderì al progetto di promozione turistica Vasteggiando, che coinvolgeva una quindicina di imprese turistiche e tre amministrazioni (Vasto, San Salvo e Scerni). Il portale Vasteggiando.it ha finora raccontato Vasto e tutto il territorio del Vastese – tra sito e social – più di tre milioni di volte a turisti o potenziali turisti. Mediamente una visita sul portale dura meno di un minuto e mezzo: è questo il tempo che sappiamo di avere per trasmettere quanto di bello (e di buono) abbiamo la fortuna di godere nella nostra terra.
Il progetto ha generato inconfutabilmente dei risultati, non solo nel 2015 in cui siamo riusciti a fare rete, ma in un periodo che va da gennaio 2013 alla stagione 2018, dove abbiamo agito grazie ai nostri investimenti, come fanno tante altre aziende che riescono a svolgere azioni di responsabilità sociale verso il proprio territorio, magari apparendo anche ingenui, pazienza se poi arriva il fango anziché un incoraggiamento ad andare avanti.
Continuiamo – ribadisce Renato De Ficis – a credere che lo sviluppo di un brand turistico, e quindi di un settore economico, necessiti del buon uso di Internet e della capacità di fare concretamente rete. Molto di più di come, forse per nostri limiti, non siamo riusciti a fare anche noi dopo il 2015.
Per dirla con estrema chiarezza, c’è stata finora un’altra fornitura da parte della Studioware, editore di Zonalocale, verso il Comune di Vasto: un banner per la promozione della mostra su Palizzi. Del resto, l’amministrazione comunale di Vasto, ha pubblicizzato l’evento su numerose testate, locali e non solo. Su questo basta l’evidenza dei fatti: altri giornali locali, in Abruzzo e in tutta Italia, lavorano abitualmente con Regioni, Province e Comuni per diffondere e promuovere eventi e iniziative culturali. Come mai da noi succede solo due volte in sei anni e scattano come fulmini i leoni da tastiera insieme ai comizi urlati?
Infine, la sfida iniziata con Zonalocale non è stata mai facile, perché un giornale è un potenziale strumento di potere; se lo usi a tuo favore e ne trai beneficio (politico, clientelare, elettorale, economico), bene, tutto fila, altrimenti sei guardato costantemente con sospetto e quel pizzico di invidia che percepiamo spesso nei nostri confronti e che ci ha portato a esprimere questo nostro pensiero e, soprattutto, ci trasmette un motivo in più per continuare a fare bene e con nuovi stimoli il nostro lavoro”.
Manteniamo ogni giorno la nostra equidistanza dai contendenti dell’agone politico. Non abbiamo mai raccontato falsità ai nostri lettori. Qualcuno si è divertito a raccontarne su di noi.