Un romanzo civile nato dal permanere di grandi zone d’ombra sulla vicenda Moro, cornice temporale di questa storia di fantasia, e su altri fatti reali che hanno caratterizzato la storia di Pescara. Paolo Mastri, caporedattore de Il Messaggero Abruzzo, definisce così l’opera che segna il suo esordio narrativo, Tutto così in fretta.
Il libro è stato presentato ieri dall’autore intervistato da Licia Zulli al centro culturale “Aldo Moro” di San Salvo per la rassegna letteraria “Have a nice book!”.
La vicenda dello statista ucciso nel maggio del ’78 fa da cornice temporale alla vicenda immaginaria ambientata a Pescara, in comune ci sono gli “ostacoli che si frappongono sulla strada per arrivare alla verità”.
Mastri, cronista, d’altronde ne sa qualcosa grazie al suo lavoro quotidiano, “Ho dovuto misurarmi con troppe, troppe, verità mancate, è un po’ una mia ossessione”.
Di seguito l’intervista all’autore