Tre condanne e un rinvio a giudizio. Li ha disposti il gup del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia, in merito alla rapina messa a segno nel 2017 alla gioelleria Scafetta, nel centro storico di Vasto [LEGGI].
Quattro anni e due mesi (e 1200 euro di multa) a Luigi Gomeri, Nazario Infante e Mario Spinelli, 3 anni e 4 mesi (e mille euro di ammenda) a Carmine Ciavarella. Giovanni Russi, invece, verrà processato col rito ordinario. I primi tre furono arrestati e il quarto sottoposto a obbligo di dimora un anno fa [LEGGI], una quarantina di giorni dopo l’avvenuto raid nella storica gioielleria del centralissimo corso De Parma, con le accuse di rapina aggravata in concorso, porto abusivo di armi e lesioni personali aggravate al termine delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Gabriella De Lucia e condotte dagli agenti del commissario capo Fabio Capaldo.
Entrati in azione nel tardo pomeriggio del 17 novembre 2017, i rapinatori, col volto coperto – tranne Spinelli, che si era finto cliente, facendosi aprire la porta – avevano minacciato la proprietaria con un coltello e poi l’avevano scaraventata a terra, di qui l’accusa di lesioni personali aggravate. Quindi erano fuggiti, ma si erano trovati ad affrontare un imprevisto: un commerciante, Lino Checchia, titolare dell’ottica che si trova a pochi metri dalla gioielleria, aveva rincorso i malviventi urlando: “Siete circondati, arrendetevi!”.
Nel correre precipitosamente verso l’automobile, uno dei fuggitivi aveva gettato a terra parte della refurtiva. Il valore del maltolto era stato poi valutato in circa 5mila euro. Nella stessa notte della rapina, i poliziotti di Vasto si erano spostati a San Severo per avviare le ricerche insieme ai loro colleghi pugliesi. Il primo identificato era stato il giovane a volto scoperto, poi gli altri quattro, ultimo dei quali Giovanni Russi, l’unico a non aver scelto il rito abbreviato. Per lui, il giudice ha disposto il rinvio a giudizio, fissando l’udienza per il 5 febbraio 2019.
“Importanti”: così l’avvocato Pompeo Del Re, legale della gioielliera, Viviana Scafetta, definisce le condanne. “Siamo soddisfatti. Il gup ha anche condannato gli imputati al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno, che verrà quantificato in un separato giudizio civile”.
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