“Alcuni residenti di Punta Penna” hanno segnalato ieri “insopportabili odori provenienti dalle vicine attività industriali della zona”. E’ quanto riferisce il Movimento 5 Stelle di Vasto.
“E’ il decreto legislativo numero 351 del 1999 – si legge in un comunicato dei pentastellati – a disporre che non solo le Regioni e le Province ma anche i Comuni sono, secondo le competenze previste dalle normative, le autorità responsabili della valutazione e gestione della qualità dell’aria. Non ci sembra, però, che il Comune di Vasto si sia adoperato per misurare i valori degli agenti inquinanti presenti sia nella zona industriale di Punta Penna che nel centro urbano: non ci risulta, infatti, che abbia richiesto con maggiore frequenza l’intervento dell’Arta, né ha installato in autonomia delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria, come molti comuni in Regione hanno già fatto.
L’ultimo dato reperibile dall’Arta si riferisce a un monitoraggio della qualità dell’aria effettuato proprio in zona Punta Penna dal primo al 26 febbraio 2012 in cui emerse che era presente una rilevante presenza di IPA totali (idrocarburi policiclici aromatici) e di PM10 (polveri sottili).
Perché – chiedono i Cinque Stelle – da allora le amministrazioni Lapenna e Menna non hanno fatto nulla in virtù di quelle preoccupanti evidenze? Perché un Comune di grande estensione e densità abitativa come il nostro ha così pochi dati sulla qualità dell’aria e nessuna centralina di rilevamento della stessa?
Per questi motivi annunciamo la presentazione di un’interrogazione per chiedere all’amministrazione come intenda affrontare il problema denunciato dai cittadini di Punta Penna, e rilevato dall’ultimo monitoraggio Arta, e quali provvedimenti voglia mettere in atto per ottenere rilevamenti sullo stato della qualità dell’aria in città e nelle zone più a rischio, come quella del porto”.
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