Nonostante le maxi-operazioni che si susseguono sul territorio e che stanno portando, nuovamente, allo scoperto gruppi criminali organizzati specializzati in spaccio di droga e non solo [LEGGI], sul futuro del tribunale di Vasto non c’è nessuna certezza.
Da più parti si invoca la necessità che questo presidio di giustizia resti nel famoso “territorio di confine”, ma finora risposte certe non ci sono state.
Così come nessuna risposta ha avuto il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, che mesi fa ha scritto al ministro di Grazia e Giustizia, Alfonso Bonafede.
“Non avere avuto risposta – dice il primo cittadino – ci è dispiaciuto, pur tenendo conto degli impegni del ministro. Il tribunale di Vasto è un presidio di sicurezza per il territorio. Invitiamo pertanto il ministro a prestarci attenzione e a rendersi conto che questo tribunale non può essere tagliato così come la procura. Deve rimanere qui perché luogo di frontiera”.