“L’operazione odierna testimonia l’attenzione delle forze dell’ordine nel contrasto dei traffici illegali su tutta la provincia di Chieti e, in particolare, nel quadrante meridionale delle località di Vasto e San Salvo, da sempre crocevia di attività criminali ad opera di organizzazioni provenienti da altre regioni limitrofe o, come in questo caso, da soggetti stranieri. Carabinieri e finanzieri, in stretta sinergia operativa, sono convinti di aver inferto un duro colpo alla rete del narcotraffico che imperava su quell’area”.
Lo affermano i colonnelli Florimondo Forleo e Serafino Fiore, comandanti provinciali di Chieti di carabinieri e guardia di finanza, mettendo insieme i tasselli dell’operazione Evelin, che coinvolge 57 indagati, 20 dei quali finiti in carcere su ordine di custodia cautelare emesso dal gip dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Stefano Gallo.
“Il Vastese aveva bisogno di questa operazione“, commenta Fiore. “Li abbiamo stroncati, evitando che potessero diventare la prima organizzazione autoctona d’Italia. E’ una vittoria di tutti. C’erano le polemiche, ma noi stavamo lavorando”.
“Siamo riusciti – afferma Forleo – a disarticolare un’organizzazione internazionale pericolosa, perché utilizzava metodi violenti. Un’organizzazione che era anche riuscita ad allontanare alcuni soggetti, provenienti dal Foggiano, che volevano insinuarsi nel Vastese. E’ un risultato che abbiamo conseguito anche grazie al prefetto Antonio Corona, che ci ha sempre supportati”.
“L’attività investigativa – spiegano i comandanti provinciali – è stata avviata nell’ottobre del 2016 a seguito di alcuni colpi di arma da fuoco esplosi a San Salvo all’interno del bar Evelin, tra due diverse organizzazioni criminali albanesi, ove alcuni esponenti rimasero gravemente feriti. La stessa ha consentito di accertate e documentare che lo stupefacente raggiungeva la località teatina attraverso la gestione di canali privilegiati di approvvigionamento con l’Albania, l’Olanda e la Slovenia, agevolata dalla disponibilità di armi.
Durante tutta l’attività investigativa, durata oltre un anno e mezzo, sono state tratte in arresto in flagranza di reato complessivamente 12 persone e sottoposti a sequestro 13 chilogrammi di droga, nonché due pistole”.
GLI ARRESTATI – In custodia cautelare Denis Bimi, Clirim Tafimi, Elvin Tafili, Eqrem Bimi, Basmir Sylja, Elvis Cafi, Adriano Shabanaj, Erlin Roci, Bruno Aliu, Costel Blanaru, Agim Cafi, Aidem Cekorja, Matteo Colapietra, Berardino D’Onofrio, Raffaele Iacovone, Andernes Tomorri, Franco Nardino, Alessandro Ronzullo, Abjond Xheka, Emran Morina.