Pensilina e, soprattutto, attraversamenti nell’oscurità nella zona industriale di Gissi con le lavoratrici della Canali che corrono un grande rischio alla fine della giornata.
Succede sulla strada di competenza dell’Arap (ex consorzio industriale) all’altezza dello stabilimento dove si producono le giacche del gruppo. La pensilina per attendere l’autobus è completamente immersa nell’oscurità e così come l’attraversamento che avrebbe bisogno anche di strisce pedonali. Con il ritorno dell’ora solare e l’uscita quando è già buio la situazione è peggiorata: a causa dell’illuminazione carente e malfunzionante, le lavoratrici che devono attendere gli autobus sono costrette ad attraversare in un rettilineo dove la velocità dei veicoli è elevata.
Il rischio è alto e le colleghe munite di auto spesso si posizionano ai bordi della strada per illuminarla e segnalare la presenza di pedoni in attraversamento ai veicoli in arrivo come ci racconta la delegata sindacale Giampiera Bardeglinu (Cgil): “La situazione è molto seria e l’abbiamo fatto presente anche all’azienda. L’altro ieri una nostra collega per poco non è stata investita. Alla fine della giornata lavorativa io e altre dipendenti usiamo le nostre auto per far luce evitando che accada qualcosa di più grave. Per questo chiediamo a chi di dovere di intervenire velocemente, prima che succeda qualcosa di irreparabile”.
Quello dell’assenza di illuminazione nelle zone industriali è purtroppo un problema comune a diverse località del territorio come Vasto e San Salvo dove solo una minima parte dei chilometri di strada possono vantare lampioni e fari [LEGGI].